skin

Poker live chiuso a Parigi: lo Stato pagherà il 60% del salario dei lavoratori

30 dicembre 2024 - 11:26

Ancora nessuna novità per i sette poker club parigini che stanno per chiudere i battenti a causa del caos politico in Francia ma lo Stato coprirà il 60% dello stipendio dei lavoratori diretti.

Un'immagine del Club Barriere vuoto

Un'immagine del Club Barriere vuoto

I club di gioco parigini, al centro di un esperimento unico dal 2018, saranno costretti a chiudere i battenti dal 31 dicembre per mancanza di proroga legislativa. Una situazione che mette in pericolo un settore che genera 50 milioni di euro di entrate annuali per lo Stato e la Città di Parigi e 1.500 posti di lavoro diretti.

La caduta del governo Barnier, in seguito alla mozione di censura del 4 dicembre, ha bloccato l'esame della legge finanziaria che doveva prolungare l'esperimento dei club fino alla fine del 2025. Senza un quadro giuridico, questi sette club si trovano costretti a sospendere i loro servizi.

Di fronte a questa situazione critica, il Ministero del Lavoro ha autorizzato l'attivazione parziale dei dipendenti del settore. Questa misura permette di preservare il 60% dei loro stipendi grazie al sostegno dello Stato, in attesa di un recupero legale. “Ci auguriamo che questa chiusura sia il più breve possibile e stiamo lavorando per integrare la proroga nel prossimo veicolo legislativo”, confida una fonte vicina al settore.

I sette club chiuderanno secondo un orario preciso: il Club Barrière e il Club Pierre Charron, sugli Champs-Élysées, abbasseranno il sipario alle 20, mentre gli altri locali prolungheranno le loro attività fino al primo mattino per accogliere i Festeggiamenti del Nuovo Anno.

In attesa di una soluzione legislativa, il settore spera in una rapida liberazione per evitare che l'attività clandestina riprenda spazio a Parigi.

Altri articoli su

Articoli correlati