Dallo SharkBay all’IPS di Rozvadov, Matteo Cirillo è in grande spolvero e dopo il titolo di San Marino, proverà anche anche a volare in Repubblica Ceca per giocarsi mezzo milione di euro in palio dal 30 giugno al 5 luglio con un buy in di appena 250 euro. “Sì saliamo in gruppo, come al solito, penso con Antonio Barbato e gli altri coi quali siamo anche passati per Sanremo dove forse ho buttato via un’occasione”, confessa Matteo. Sì perché sono arrivato con 300mila chips al Day2 e lì ho perso un po’ di concentrazione (colpa del pranzo, dice, e se la ride con un pizzico di rammarico, Ndr) nonostante fossi salito subito a 500mila gettoni. Poi in due minuti ho fatto due bluff che non mi sono piaciuti affatto, mi sono accorciato e alla fine sono uscito”. Un po’ di over confidence dopo l’ottimo successo di San Marino dove ha giocato un finale di Day3 e un Day2 dal boom alla continua crescita.
Matteo ha vinto il torneo di San Marino su 905 entries chiudendo un deal a sei per Icm quasi per manifesta superiorità essendosi portato molto avanti nella struttura con 13 milioni di chips dalla sua parte e continuava a crescere senza dare l’idea di volersi fermare.
Tuttavia la situazione era ormai ingestibile visti gli altri stack e un paio di raddoppi o di scoppi, potevano ribaltare la situazione da un momento all’altro: “Sì, infatti, continuavo a crescere e senza grossi scoppi - ha commentato il vincitore a fine torneo - e comunque da Red Shark allo SharkBay, non potevo non vincerlo io questo torneo!”. Il re degli squali è lui e il riferimento è ad un torneo vinto a Campione d’Italia qualche anno fa che si chiamava proprio in quel modo. A lui andarono 25mila euro e oggi, con oltre 35mila vinti, ha quasi doppiato le sue vincite lorde in carriera che sono di oltre 50mila dollari su TheHendonMob.
Trenta anni, milanese, nella vita fa questo: “Sì, gioco e basta, è il mio lavoro. Ormai sono dieci anni che sto nel poker sia online che live. E voglio continuare a fare questo anche grazie a questo risultato che, dopo la pandemia, dà grosse motivazioni”.
Una scheggia, Matteo, che al Day3 ha messo il turbo grazie ad alcuni colpi: “Quello con Nicola Angelini ha ingrossato definitivamente il mio stack, avevo full house di Assi con i Jack e me le ha date tutte grazie alla size scelta o probabilmente perché aveva percepito altro - prosegue Matteo - ho chiuso chip leader e oggi, piano piano, sono arrivato a 11 milioni per poi chiudere a 13”. La speranza è di ripetere l’impresa dello SharkBay e comunque di provare a vedere se la run è quella giusta.