Addio a ‘Miami’ John Cernuto: da controllore di volo aereo a poker pro

Da controllore di volo areo a poker pro affermato. È la storia di ‘Miami’ John Cernuto che dopo una lunga carriera trascorsa ai tavoli verdi all’età di 81 anni è passato a miglior vita sconfitto questa volta dal cancro e non dalle carte da gioco. Una storia la sua che sembra un romanzo e che sintetizza lo spirito di rivalsa che può portare al successo dopo eventi tragici spesso inaspettati. 

Il suo approccio alle carte è cominciato in tenera età. Come spesso accade negli Stati Uniti anche lui aveva appreso il poker fin da bambino, giocando a Seven Card Stud al tavolo da cucina con la sua famiglia. Una strana storia, cominciata quasi per caso anche se la passione per le carte lo aveva catturato fin da bambino.

John, originario del New Jersey, aveva infatti proseguito a giocare durante il periodo dell’università continuando anche nell’esercito ma l’illuminazione avvenne dopo.

Trasferitosi in Florida infatti dove aveva lavorato come controllore di volo fu costretto a rimboccarsi le maniche quando il presidente Reagan licenziò molti addetti ai lavori appartenenti alla sua categoria a seguito dello sciopero del 1981.

Da qui la decisione di cominciare una carriera nel mondo del poker che peraltro è andata molto bene, anche se il primo Itm è arrivato all’età di 43 anni. Il poker pro infatti nel corso della sua carriera ai tavoli verdì è riuscito a ottenere ben 600 piazzamenti in the money con 73 vittorie e oltre 6,3 milioni di dollari incassati nel corso dei tornei di poker live.

Tra i suoi risultati migliori ricordiamo tla vittoria nel $ 4,000 + 100 Seven Card Stud 2002 United States Poker championship di Atlantic City che ha fruttato una vincita di oltre 150mila dollari. A questo si aggiungo altri tre braccialetti vinti alle World series of poker innanzitutto nel $1.500 Seven Card Stud Hi-lo dove nel 1996 vinse una prima moneta di 147mila dollari.

A questa si aggiungono il successo nel $2.000 No Limit Hold'em che nel 1997 fruttò una vincita di quasi 260mila dollari e il trionfo nel $1.500 Limit Omaha del 2002 che portò un cash di oltre 73mila dollari. Una carriera di tutto rispetto, dunque, per un poker pro che ha lasciato il segno nell’Olimpo del poker.