Circa 17mila entries, 2 tornei da 1 milione di euro e 4 da mezzo milione garantiti in tre prestigiose location, Rozvadov, Nova Gorica e San Marino. Il poker live è ripartito da giugno 2021, ma i risultati di Euro Rounders sono stati impressionanti in appena sei mesi di lavoro per via delle varie restrizioni per il contenimento del Covid-19.
Con questi numeri che arrivano da ER il Ceo Antony Angeloni, insieme ovviamente al Cfo Lele Sgherza, è il primo nome delle Gioconewspoker.it Awards 2021, premio che da 4 anni consecutivi li vede entrambi tra i vincitori. Chiamatelo spoiler ma il 2021 è stato un anno difficilissimo per il gioco che amiamo e che ha dimostrato come il field e il movimento sia serio, strutturato e in grado quindi di reagire perfino ad un nemico come il Covid-19 che sembrava quasi impossibile da sconfiggere in pieno lockdown.
Era già successo nel 2020, comunque, quando Euro Rounders era riuscita a ripartire per pochi mesi sempre nelle stesse location. Ma nel 2021 la risposta è stata talmente forte che ha avuto effetti longevi e solidi anche nei momenti di recrudescenza del virus.
In effetti lo Sharkbay di maggio 2021, alle prime date utili per ripartire, è stato il torneo “pilota” per sconfiggere l’idea che col coronavirus il poker live sarebbe stato impraticabile e foriero di focolai di virus. Invece no. Con 905 entries e una prize pool da 200mila euro superata agevolmente, lo Sharkbay, brand rilevato proprio da Er, è stato il primo torneo a riprendere in assoluto in Europa, anche prima del King’s Resort di Rozvadov e il primo a mettere in campo una serie di protocolli sanitari che, dopo mesi possiamo dire serenamente, hanno evitato qualsiasi contagio. E fu anche il primo Green Pass anche se all’epoca di dosi di vaccino in giro ce n’erano poche, ma si giocava anche con una prima somministrazione o con un tampone negativo, ovviamente, da eseguire ogni 48 ore. Poi santificazione continua delle mani e il personale totalmente vaccinato o “tamponato”.
La speranza tornò nei cuori di tutti i pokeristi e poi Angeloni e soci sono volati in quel di Rozvadov, in Repubblica Ceca dove è stato centrato un risultato pazzesco col brand di punta, l’Italian Poker Sport, che totalizzò 3.072 entries. “Se non ci fosse stato il cap abbiamo solide evidenze per dire che avremmo potuto chiudere a 5-6mila entries. Abbiamo dovuto dire di non giocare a tanti, troppi players ma il cap era necessario per ovvie ragioni”, ha confermato Angeloni facendo il paio con le dichiarazioni di quei giorni di Federico Brunato, Poker Director del King’s.
Poi si passa all’Euro Poker Million di agosto che, in rapporto al buy in, è stato il torneo tra i low medium a totalizzare il maggior numero di entries, ben 3.181 e un montepremi milionario.
A stupire è stata anche la costanza di eventi come IPS ed EPM che tra ottobre e novembre hanno totalizzato rispettivamente 2.992 e 2.709 entries con tanti tornei intorno e l’arrivo delle World Series of Poker Europe.
Al Perla di Nova Gorica, dove i format di Euro Rounders sono cresciuti in questi anni, al netto delle condizioni totalmente differenti rispetto alle altre location, sono arrivati due format “nuovi ma vecchi” come il Remida a luglio che totalizzò 396 entries e poi il record annuale nel casino sloveno con lo Sharkbay di dicembre che ha centrato 684 entries.
Nel computo di quelle circa 17mila entries vanno considerate anche le due tappe di IPO, Italian Poker Open che a luglio a San Marino ha centrato la bellezza di 1.497 entries per mezzo milione di garantito ampiamente superato e poi ha superato a pieni voti l’esordio in Liechtenstein dove ha portato 1.116 entries, record assoluto per la location dove un torneo del genere non l’avevano proprio mai visto.
Il 2022 può ripartire alla grande con 2 milioni di euro garantiti a gennaio tra IPO San Marino e EPM Rozvadov. Finger crossed, come si dice.