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Negreanu sui solver al final table Wsop: ‘Regole da chiarire, ora c’è l’AI!’

23 luglio 2024 - 18:45

L'utilizzo di pc con solver sulle tribune del final table Wsop da parte di Nitsche e Mckeehen per aiutare il campione del mondo Tamayo continua a far discutere: ecco l'intervento di Negreanu.

Scritto da Gt
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È l'argomento del momento e non c'è niente da fare, guardando il tavolo finale del Main Event delle Wsop 2024, abbiamo potuto vedere Dominik Nitsche e Joe Mckeehen con un laptop e, cosa poi confermata, analizzare le mani heads-up del evento. La polemica è subito scoppiata sui social, con Daniel Negreanu e Alan Keating che sono intervenuti analizzando il caso.

Sebbene non sia stato dato alcun aiuto a Jonathan Tamayo durante le mani, Dominik Nitsche ha utilizzato un solver per passare le informazioni al futuro campione tra le mani del tavolo finale. Qualcosa che è diventato più evidente dopo che il tedesco ha posizionato il suo laptop sul bordo della ringhiera. Sebbene la pratica non sia vietata dalle Wsop, non è insolita in un torneo, ma sono sorte molte critiche. Ricordiamo benissimo Dario Sammartino rifiutare l’appoggio di un certo Doug Polk che sul rail gli aveva aperto tabelle e analisi di alcune mani giocate dal nostro campione che proseguì giocando solo con le sue conoscenze. Anche perché con la run di Hossein Ensan c’era ben poco da fare.  E Super Dario c'aveva rivelato poco dopo la vittoria del Wsop bracelet cosa ne pensava dei solver. 

Daniel Negreanu, essendo uno dei più grandi ambasciatori del gioco, ha espresso la sua opinione in uno streaming sul canale YouTube di Doug Polk e al quale è stato invitato anche Alan Keating, una delle voci dissonanti. “I dispositivi portatili sul rail esistono da oltre un decennio, la novità ora è che sono strumenti e solver basati sull’intelligenza artificiale. Sebbene ai giocatori venga richiesto di non utilizzare i solver in qualsiasi momento o in qualsiasi zona del torneo, le istruzioni Wsop dovrebbero essere il più chiare possibile. Ma non conoscere la legge non ti esonera dal doverla seguire.”

Il canadese ha anche aggiunto che le regole dovrebbero vietare a chiunque di passare informazioni su un risolutore a un giocatore in un torneo. Aggiungendo inoltre che nessuno si è espresso contro la pratica portata avanti da Nitsche, McKeehem e Tamayo.

“Se qualcuno al tavolo finale avesse chiamato la sala e si fosse lamentato di qualcosa che considerava ingiusto, avrebbe agito di conseguenza. Tuttavia, è impossibile aspettarsi che il pubblico guardi il laptop o il cellulare di tutti e veda cosa stanno facendo.”

 

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