Il (difficile) divieto di Poker live e solver negli smartphone al centro del Tda Summit

“Con tutta la nuova intelligenza artificiale, risolutori, tecnologie audio e testuali, siete pronti a vietare i cellulari ai tavoli? Vale la pena discuterne alla riunione della TDA di fine giugno? Perché o perché no? Io credo che sarà molto difficile toglierli ai player.” Nel fine settimana la Tournament Director Association riunirà tutti i direttori di torneo negli studi PokerGo di Las Vegas e l’utilizzo degli smartphone e dei tablet sarà un tema all’ordine del giorno. 
Un recente caso accaduto durante le WSOP 2024 ha mostrato un giocatore che utilizzava il software Real-Time Assistance (il famoso Rta) durante un torneo. Ovviamente ci sono state molte polemiche sui social già all'inizio della serie. L'uso di questo software è vietato, tuttavia alcuni giocatori vorrebbero che le misure fossero ancora più energiche, sostenendo l'intera messa al bando dei cellulari ai tavoli.

I risultati sono stati relativamente sorprendenti, ma anche se i giocatori che hanno risposto al sondaggio hanno votato a favore del divieto dei cellulari, Savage ha dichiarato in un'intervista a Poker.org che non crede sia possibile attuare questo divieto totale ai tavoli: “Molte persone mi hanno detto ‘se togli i telefoni non potrò giocare perché ho questioni familiari o lavorative che devo risolvere’. Penso solo che vietare completamente i telefoni cellulari nel 2024 sarà qualcosa di molto, molto difficile su cui tutti potranno trovare un accordo durante la riunione della Tda. Ma chi lo sa? Questa discussione diventa ogni volta più forte. Ma non penso che sia qualcosa per il 2024”, ha detto il cofondatore di TDA e attuale direttore esecutivo del Wpt.
Savage ha anche dichiarato di essere completamente contrario all'uso degli Rta nel poker dal vivo e cercherà di creare regole più severe per impedire la pratica durante i tornei durante l'incontro del prossimo fine settimana.

Solo i floorman, a parer nostro, potrebbero effettuare un controllo sull’utilizzo di questi software. Va detto, però, che è difficile capire quando un giocatore sta leggendo grafici, tabelle o sta usando qualche solver. Quel che è certo è che durante una mano non è possibile utilizzare il cellulare e i dealer richiamano sempre i giocatori che sbadatamente lo fanno. 
Gli smartphone sono ormai indispensabili per i player che sono sui social, chattano, ascoltano musica, leggono i blog o vedono serie tv. Qualora l’utilizzo dei solver dovesse diventare ancora più diffuso allora si potrebbe valutare un divieto o la rimozione delle app. Ma le case da gioco non possono entrare nei dispositivi dei giocatori. Motivi di privacy, ovvio.