Mirabelli (Pd): 'Stop alla liquidità di poker online, il ministro Padoan intervenga!'
29 settembre 2017 - 10:49
Franco Mirabelli, senatore del Partito Democratico annuncia un'interrogazione per chiedere lo stop del progetto di liqudità condivisa di poker online.
Scritto da Ca
Il senatore Franco Mirabelli a gamba tesa sul progetto di liquidità internazionale di poker online: "Nei prossimi giorni presenterò una interrogazione per chiedere un intervento immediato del ministro Padoan per impedire la prosecuzione di questo progetto, che non solo apre ulteriormente il mercato dell’online ma può diventare uno strumento per il riciclaggio".
Un intervento inatteso e improvviso quello del capogruppo del Partito Democratico nella commissione Antimafia ma che potrebbe complicare assai il percorso della costruzione della pooling liquidity.
"Leggo in questi giorni di proposte di utilizzo della liquidità internazionale nel poker online. Penso sia inopportuno che, in un momento in cui siamo impegnati a limitare la distribuzione dei giochi e l’offerta di azzardo cercando di arginarne gli effetti devastanti sulla salute dei cittadini, si pensi addirittura ad aprire a forme di liquidità internazionale per il gioco online". Si preannunciano grossi problemi per il prosieguo delle operazioni della liquidità condivisa che, tra l'altro, vede proprio l'Italia come capofila e promotrice del progetto da anni. E
lo scorso 6 luglio venne apposta una firma dai 4 regolatori europei.
Di difficile comprensione i rischi di cui parla il senatore ma, tant'è: "Tra l’altro - prosegue Mirabelli - i giocatori verrebbero esposti a rischi sempre maggiori in un sistema non controllato e ciò è del tutto inopportuno. Da poco e dopo un lungo lavoro si è raggiunto un ottimo accordo in conferenza Stato-Regioni che ha l’obbiettivo di ridurre domanda e offerta di gioco d’azzardo. In questo senso anche per il gioco on line vanno previste meno offerta e forme di cautela e di controllo robuste sui capitali e sullo scambio di flussi finanziari, a maggior ragione se da e verso l’estero".
Strano che, solo adesso, ci si accorga di un progetto che è ormai in dirittura d'arrivo, tra l'altro: "In Parlamento non si sente alcun bisogno di un ulteriore ampliamento dell’offerta del gioco via internet - prosegue Mirabelli - anzi tutti abbiamo lavorato nella direzione opposta".