Il 2024 conferma una crescita graduale tanto in termini di incassi quanto di ingressi, con una tendenza al consolidamento. Lo evidenzia la società di gestione del Casinò Campione d'Italia nella sua relazione al giudice delegato Marco Mancini e ai commmissari giudiziali Alessandro Danovi e Gianluca Minniti sull'andamento del concordato nel secondo semestre del 2024.
Tornando a ribadire la “manifesta scarsa congruità” delle previsioni del piano concordatario rispetto a incassi e a ingressi, la società sottolinea tuttavia che si stanno raggiungendo obiettivi di concordato superiori alle previsioni, avendo potuto dare attuazione a un nuovo riparto a novembre che ha consentito di dare, a oggi, soddisfazione ai creditori privilegiati nella misura dell'80 percento del credito da questi vantato nei confronti della società.
Inoltre, i creditori cosiddetti “concilianti” hanno avuto soddisfazione per tutto il loro credito con il riparto eseguito a luglio 2024.
A conti fatti, da maggio 2023 a novembre 2024 la Casa da gioco ha rimborsato crediti per 47,2 milioni di euro.
L'andamento del 2024 consente di proiettare (questa la stima fatta a metà dicembre, confermata quest'oggi dal sindaco Roberto Canesi) un incasso di 51,5 milioni di euro e mance per circa 1,3 milioni di euro, il che porta il totale degli incassi a circa 52,8 milioni di euro, il 2,4 percento in più rispetto al 2023.
Tuttavia, si legge nell'analisi del Casinò (che conferma quella fatta anche alla Giochi del Titano) il mercato di settore ha subito in questo secondo semestre un leggero rallentamento, probabilmente specchio di una congiuntura economica e sociale più complessa.
Da qui la differenza di circa 1,5 milioni in meno rispetto a quanto preventivato nel primo semestre. Invece, si è fatto bene a non considerare, per prudenza, gli eventuali incassi dell'avvio della poker room, attività che dovrebbe essere inaugurata con un primo torneo a fine gennaio, non appena ultimati gli interventi di ristrutturazione della sala al terzo piano.
Secondo il Casinò, mantenendo inalterata la proporzione tra i ricavi previsti a Piano e il personale assunto, la spesa prevedibile per il 2024 sarà leggermente inferiore a 11 milioni di euro, non avendo proceduto alle assunzioni che la società si era proposta, a fronte dell'addendum contrattuale che istituiva nel contratto aziendale le figure di capo tavolo e di responsabile di sala slot, ritenendo di dover verificare, prima di nuovi inserimenti, il personale interno, avendo evidenza di quali figure il Casinò avrebbe dovuto avere necessità. Credibilmente si raggiungeranno queste unità con l'avvio del poker ed eventuali incrementi di organico dovranno essere supportati da analoga crescita in termini di incassi.
La società sottolinea infine che una peculiarità in tema di personale e di assunzioni è dovuta al fatto che, contrariamente a quanto avviene in qualsiasi altra realtà lavorativa, le nuove assunzioni hanno il medesimo costo per l'azienda dei dipendenti che sono in carico da anni, non essendo contemplati né nel piano concordatario né nel contratto aziendale progressioni di scatti in termini di anzianità.
Questo aspetto sicuramente dà certezze in termini di costi, ma impedisce di sfruttare quelle economie che potrebbero derivare da una progressione economica che dovesse partire da livelli stipendiali più bassi.