skin
Menu

Ex dipendenti in causa a Campione, tra dimissioni e potenziamento dell'organico

04 settembre 2024 - 11:55

Tra gli ex dipendenti che stanno facendo causa al Comune di Campione alcuni si sono dimessi, altri hanno incarichi in corso.

Scritto da Anna Maria Rengo

Sono in tutto 17 gli ex dipendenti che nel 2020 avevano presentato presentato ricorso al Consiglio di Stato “per la riforma” della sentenza del Tar del Lazio che l'anno precedente aveva confermato la validità della nuova pianta organica del Comune di Campione d'Italia. Come detto, il giudizio è ora sospeso a causa della morte di una di essi e la causa deve essere riassunta entro sei mesi, uno scenario che appare probabile. C'è anche da precisare che una eventuale sentenza favorevole ai ricorrenti avrebbe conseguenze su tutti gli ex dipendenti, che a questo punto potrebbero adire al giudice del lavoro. Ma limitandoci all'attualità, c'è da sottolineare le peculiarità di alcuni di questi 17 ex dipendenti e soprattutto di due di essi, con storie decisamente differenti.

Tra di loro figura infatti Marco Boffa, che nel 2020 è stato eletto consigliere comunale (di opposizione) a Campione. A maggio di quest'anno lo stesso così scriveva e decideva: “Ho avuto conferma odierna, da parte dello studio legale da me incaricato, dell'avvenuto deposito del ricorso nei confronti dell'attuale amministrazione comunale, concernente pendenze relative alla mia precedente situazione lavorativa quale dipendente di questo stesso comune: l'apertura del contenzioso legale mi pone evidentemente in una posizione di incompatibilità con quanto previsto dall'articolo 63, commi 4 e 7, del Tuel”.
Boffa comunicava dunque al sindaco Roberto Canesi nonché a tutti gli altri consiglieri, le sue dimissioni dalla carica, tanto più che "sopraggiunte e pressanti responsabilità professionali e personali non mi stavano più consentendo in ogni caso di svolgere tale ruolo con la stessa dedizione con cui io sono solito approcciarmi agli impegni". 

Altro caso, di diversa natura, da segnalare, è quello di Lorenzo Barraco. Dopo essere stato messo in mobilità dal Comune di Campione d'Italia aveva infatti trovato un impiego a tempo pieno indeterminato in quello di Valsolda, in provincia di Como. 
Tuttavia, a fine 2021 e a causa con il Comune già in corso, lo stesso ente gli aveva affidato, tramite una delibera, un incarico fiduciario per rafforzare la Polizia locale in vista della riapertura del Casinò.
 La durata dell'incarico andava dal 20.12.2021 al 19.06.2022, “eventualmente prorogabile sussistendone le condizioni”, come si leggeva nella delibera e come è in effetti accaduto, essendo lo stesso prorogato sino alla fine del 2024.
L'incarico prevedeva che lo stesso svolgesse “la sua prestazione lavorativa al di fuori dell’orario di servizio presso l’Amministrazione di appartenenza (che ovviamente l'aveva autorizzato a svolgerlo Ndr), per massimo 12 ore settimanali per l'intero periodo e per un compenso stabilito dal Ccnl in relazione alla categoria di appartenenza e proporzionato alle ore effettivamente espletate” e per una spesa mensile prevista in 1.800 franchi.

Recentemente, con un'interrogazione, i consiglieri di Campione 2.0 Simone Verda e Gianluca Marchesini hanno sollecitano un migliore utilizzo della Polizia locale e delle due persone (tra cui appunto Barraco) che sono state incaricate a loro supporto, tenendo presente della presenza sul territorio del Casinò, che dunque rende auspicabile l'attività della Polizia locale anche in orari serali e nel fine settimana.
C'è infine da sottolineare che, come confermato anche nel Documento unico di programmazione per il prossimo triennio, il Comune non ha in animo di assumere altri agenti di Polizia locale, e che dunque si continuerà presumibilmente a utilizzare lo "scavalco" condiviso del dipendente di cui alla norma emergenziale prevista dall'articolo 1 comma 557 della legge 311/2004.

Altri articoli su

Articoli correlati