Gestione casinò, il supporto dei dati per guardare al futuro

Le mie conoscenze, in parte ricostruite o ricavate da vecchi articoli che casualmente avevo tenuto forse per gli importi che recavano, mi hanno permesso di predisporre quanto sopra e segue che, scusate l’espressione, non è molto ma è quanto il convento riesce a passare.
Le cifre sono tutte arrotondate perché non disponevo degli interi per tutte le situazioni; mi mancano le presenze per avviare un tipo di confronto dal risultato puramente statistico che ben poco rileva mentre, sono convinto, l’incidenza delle slot sul totale potrebbe fornire altre indicazioni utili.

I n. 3 e 4 quote di mercato, 5 e 6 incidenza proventi slot sul totale.
Ho provato ad andare indietro di pochi anni anche per dare una possibilità ulteriore di verificare i cambiamenti.

Il precedente si riferisce alle quote di mercato relative al totale degli introiti e, a seguire, quello relativo alle slot machines e ai giochi da tavolo.

C’è opportunamente da notare che dalla fine di luglio 2018 al termine di gennaio 2022 il casinò di Campione d’Italia è stato chiuso. 

L’incidenza dei proventi slot sul totale dei ricavi per il 2018, 2020, 2021 e 2022:
Venezia: 55,43, 57,44, 57,32 e 57,38 percento;
Saint Vincent: 60,21, 56,87, 56,86 e 53,53 percento;
Sanremo: 80,19, 77,42, 80,43 e 78,85 percento.
Per la motivazione esposta non è indicata la situazione di Campione.

Una osservazione di rilievo è dovuta al fatto che, almeno per quanto a mia conoscenza, non sono noti i giorni di effettivo lavoro nel 2020 e 2021.

Si potrebbe ritenere la percentuale riferita all’incidenza di cui sopra un primo indicatore della qualità del gioco che deve, senza dubbio essere integrata opportunamente dai possessori dei dati mancanti riferita alla tipologia di giochi praticati, se tradizionali o meno, all’importo dei cosiddetti proventi aleatori e alle presenze e altro ancora.

Chiaramente il periodo in cui il mercato vive ed opera, le scadenze cui fa  giustamente cenno l’articolo del 23 scorso su gioconews casino.it, la concorrenza e l’assenza di una legge organica in tema di case da gioco, c’è da ritenere che impegneranno non poco chi avrà l’onere di gestire in una situazione, personalmente definibile, abbastanza incerta.