Nuovi giochi nei casinò, in crescita il partito dei sostenitori
Sono sempre più numerosi colore che, in tema di diversificazione dell'offerta nei casinò, puntano all'introduzione di giochi nuovi.
Il numero di chi sponsorizza l’introduzione di un gioco nuovo nell’argomento diversificazione, e tra questi mi ci metto anch’io, è in leggera crescita.
Personalmente per nuovo intendo qualcosa che non si è mai visto in un casinò terrestre o online e neppure adattato per una slot machine. Che io conosca ne esistono pochissimi a meno che non si tratti di ammodernamenti di giochi noti con l’aggiunta di altre possibilità di puntata sul tappeto o che abbiamo potuto trovare all’estero o, ancora, rifacimenti di vecchi giochi cinesi o altro.
Sono abbastanza contrario a quanto, almeno teoricamente, potrebbe concorrere a rallentare la partita, mentre sono fermamente convinto che la velocità di esecuzione, spinta sino all’arrotondamento (una volta a favore, l'altra contro) della cagnotte sia la condotta migliore, bene inteso d’accordo con il concedente. Penso che il tempo per conteggiare ed accantonare il frazionamento della tassa con il banco vincente possa essere tranquillamente compensato dalla conduzione della partita ipotizzata.
Molti giochi, in specie quelli tradizionali francesi, non sono più praticati. O scarseggiano i giocatori come al trente et quarante e non considero la percentuale a favore del banco per sostenere positivamente la attuale situazione della domanda e della limitata offerta, o allo chemin de fer dove la competizione avviene tra giocatori e non contro il banco. Aggiungo che spesso il minimo del tavolo potrebbe obbligare il frequentatore a partecipare ad un gioco a volte pesante e potrebbe essere non facile montare un tavolo equilibrato con l’esito di perdere quei pochi che si possono permettere una partecipazione considerevole.
Ma esiste un altro rischio collegato all’ultimo esempio: se non si monta il tavolo quei pochi giocatori che si potevano permettere uno chemin de fer interessante hanno a portata di puntata la roulette francese o la fair.
Al tempo stesso dobbiamo considerare la possibilità che creino quello che in gergo si chiama “buco” che molti piccoli, inteso nel minimo di puntata, non possono o non potrebbero colmare.
Allora perché non considerare il ritorno di un gioco nuovo, non nel significato precedente ma inteso come non mai praticato in quel casinò, e provare ad introdurlo con un minimo accettabile da molti che, attratti dalla curiosità o per sentito dire di episodi collegati al gioco in parola, si apprestano ad assaporare qualcosa di, almeno per loro, nuovo.
Potrebbe verificarsi il caso, certamente non eccezionale a seguito della introduzione del gioco in discorso, che tutti possono rammentare quando si può commentare per l’arrivo dei cosiddetti giochi americani, slot comprese.
Un tempo si organizzavano gli incontri di chemin con ricchi premi, ora non è il momento più adatto ma un non so che di attrattivo sarà bene preventivarlo; lo penso utile così come lo è stato allora.
Mi sono permesso di citare le probabilità a favore del banco che nel trente e quarante sono 1,0967 o 0.9031 se la puntata è assicurata e 1,1499 nello chemin de fer. Ma solo in quest’ultimo gioco dobbiamo considerare la presenza dei proventi accessori o aleatori che di si voglia. Mi pareva una doverosa precisazione!
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