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Futura gestione Casinò St. Vincent, punti di forza e debolezza come base d'analisi

01 luglio 2024 - 10:49

La politica pronta a discutere la futura gestione del Casinò di Saint Vincent, ecco i punti di forza e di debolezza che possono supportare l'analisi.

Scritto da Mauro Natta
Foto di yns plt su Unsplash

Foto di yns plt su Unsplash

Con molta probabilità, avendo individuato i tempi della politica poco consoni alla gestione di una casa da gioco in un momento difficile dal punto di vista del mercato, della qualità del gioco, della situazione economica in generale, della concorrenza e del divieto di pubblicità, ritengo una unica soluzione gestionale per il casinò di Saint Vincent: l’affidamento ad una società di capitale privata.

Al momento ecco quello di cui dispongo. Forse è poco ma rende l’idea della partenza e anche se trattasi di un dato in prima battuta statistico, a bocce ferme, pare confermare, tra il 2022 ed il 2023, una certa continuità di frequentazione.

proventi

2017

2019

2021

2022

2023

slot

32.323.689

36.899.689

17.360.253

33.428.110

38.162.665

Giochi tavolo

25.020.113

23.731.197

13.221.374

28.971.944

31.265.221

totale

57.343.802

60.630.886

30.581.627

62.400.054

69.427.886

presenze

362.967

344.915

155.795

295.599

327.790

Intr./presenze

2017

2019

2021

2022

2023

slot

89,05

106,98

111,43

113,09

116,42

Giochi tavolo

68,93

68,80

84,86

98,01

95,38

totale

157,99

175,79

196,29

211,10

211,81

L’incidenza dei proventi slot sul totale passa dal 56,37 percento del 2017 al 54,97del 2023.
Partiamo da un dato positivo: l’incidenza dei proventi slot sul totale non è eccessiva, in specie, se confrontata con quella delle altre case da gioco italiane.
Ora non rimane, per quanto ai proventi netti e, indirettamente, a quelli aleatori, vederne la composizione che, relativamente ai giochi da tavolo, non può sottacersi la rilevanza in tema di valore della produzione.
Ma se da una parte del bilancio troviamo il valore della produzione, dall’altro ci sono i costi nei quali quelli per il personale sono i maggiori; ragion per cui la maggiore attenzione va posta alla politica produttiva con espresso riferimento al ritorno dell’investimento tenuto debito conto dei servizi alla clientela.

Ma ancor prima di affrontare determinati argomenti si dovrebbe concentrare l’attenzione sui punti di forza e di debolezza. Tra i primi la possibilità di usufruire dell’hotel di lusso al costo, relativamente al servizio alla clientela con la concreta attesa che possa integrare la parziale negatività data dalla posizione geografica. È agevole comprendere che a parità di servizi alla clientela il casinò di Saint Vincent dovrà sostenere minori costi. Nemmeno possiamo omettere che il bacino di utenza naturale non corrisponde a situazioni reddituali di peso e questo rafforza la precedente considerazione per la presenza dell’hotel di lusso.

Quanto precede è un modesto inizio a trattare, dopo quattro mesi trascorsi da quando pare sia stata consegnata la relazione della Ernest & Young a Finaosta.
Pare sia giunto il momento di controllare il peso di ciascun gioco da tavolo in esercizio sul totale degli stessi e sul totale degli introiti. Questa verifica dovrebbe comprendere gli stessi periodi di cui alle tabelle precedenti. La motivazione consiste nel controllare i giochi praticati nel complesso del mercato nazionale allo scopo dichiarato di controllare il trend domestico e quello del mercato della concorrenza.
La verifica in parola ha delle finalità ulteriori quali l’eventualità di incrementare l’offerta sulla scorta della domanda generale e, se del caso, nella considerazione che la attrattiva per giochi effettivamente nuovi potrebbe risvegliare le presenze e, al tempo stesso, i ricavi.
Non desidero imbarcarmi nell’argomento investimenti, non dispongo delle basi reali e qualitative della produzione, della possibilità di quanto e come poter usufruire dell’hotel e della esatta conoscenza della composizione del personale di gioco e, in ultimo non per rilevanza, dello spazio da poter dedicare al gioco e quali.
Pur potendolo effettuare, non credo sia compito di chi scrive indicare le quote di mercato sia dei singoli giochi da tavolo e potrebbe presentare una utilità futura anche prossima, sia dei proventi slot machines. 
Le indicazioni che potrebbero emergere da una tabella completa dei dati accennati saranno di sicuro interesse al riguardo della politica produttiva delle singole case da gioco e, quindi, a maggior ragione per Saint Vincent che deve condensare una situazione discretamente complessa ed impegnativa.

Proprio nelle ultime parole precedenti possiamo individuare la scelta della tipologia gestionale della società Cava. 
A dire il vero non è la prima volta che intervengo con quanto a mia conoscenza sull’argomento in discorso; non lo rammento con precisione ma, senza dubbio, stante la mia innata curiosità, in occasione della notizia dell’affidamento a Finaosta dello studio di cui è causa questa mia breve riflessione. 
Infatti avevo considerato le possibilità per la gestione del casinò e del complesso alberghiero: continuare come l’attuale, usa società a capitale misto ma solo se la maggioranza era del privato; non ho minimamente pensato a una maggioranza pubblica per le stesse ragioni per le quali sono giunto alla conclusione, ovvero quella a capitale interamente privato. 

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