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Gestione casinò: privato è bello, ma non è così facile

07 settembre 2023 - 12:23

Torna d'attualità il tema della privatizzazione della gestione dei casinò, ecco quali sono le importanti variabili da tenere in considerazione.

Foto di Dayne Topkin su Unsplash

La gestione del casinò di Saint Vincent è stata affidata ad una società a capitale privato sino al 30 giugno 1994. Poi, è subentrata immediatamente la gestione pubblica tramite una società a capitale pubblico (Regione e Comune di Saint Vincent).
Al tempo della gestione privata il Grand Hotel Billia era di proprietà della Saav Spa, ora è parte integrante del complesso casinò – hotel facente capo alla società che gestisce la casa da gioco.
Desidero tenere disgiunte le due situazioni anche perché nel ramo turistico alberghiero mi dichiaro incompetente; ciò non è per il restante che mi ha visto occupato per molti anni, da 1959 al 2000 in mansioni sia amministrative che tecniche.
Chiaramente gli introiti degli ultimi anni non sono più gli stessi pur tenendo conto della performance di Venezia nel 2022. Quelli degli anni ‘90 e seguenti, di cui alta tabella dedicata, sono indicati in milioni di lire italiane arrotondati.

Totale ricavi

2018

2019

2020

2021

2022

Venezia

97.595.229

92.800.744

41.564.560

54.385.332

104.435.224

Saint Vincent

57.838.986

60.630.886

29.677.628

30.581.627

62.400.054

Campione

45.460.976

 

 

 

40.503.682

Sanremo

42.878.177

44.431.093

23.569.891

22.096.606

43.523.009

totale

243.773.368

197.862.723

94.812.079

107.063.565

250.861.969

Slot machine

2018

2019

2020

2021

2022

Venezia

54.066.841

52.446.511

25.081.787

31.441.423

59.877.082

Saint Vincent

34.763.229

36.599.689

17.737.262

17.360.253

33.428.110

Campione

32.048.059

 

 

 

27.566.090

Sanremo

34.505.065

35.537.170

19.231.440

18.546.780

34.357.677

totale

155.383.194

124.583.370

62.050.489

67.348.456

155.228.959

Giochi tav.

2016

2018

2020

2021

2022

Venezia

44.702.066

43528.388

16.482.773

22.943.909

44.588.142

Saint Vincent

26.487.753

23.075.757

11.940.366

13.221.374

28.977.944

Campione

26.440.060

13.412.917

 

 

12.937.592

Sanremo

10.601.783

8.373.112

4.338.451

3.549.826

9.165.332

totale

108.231.662

88.390.174

32.761.590

39.715.109

95.633.010

È mia intenzione ritornare sulla gestione “privata” in quanto, come mi sono espresso altre volte, mi pare più funzionale.

Certamente il trend del mercato nazionale è divenuto più mutevole in poco tempo, i gusti sono cambiati, la ricerca di nuove forme di gioco e l’online che presenta una maggiore economicità per il giocatore, la concorrenza con l’estero e l’assenza totale di pubblicità non procedono, proprio, a favore del miglioramento.
La necessità di investimenti mirati con il ritorno che non deve rappresentare fonte di preoccupazione oltre il ragionevole, una politica produttiva che non può dipendere dall’esito di riunioni spesso rivolte al compromesso, una gestione agile e funzionale è più facile dove la competenza è la prima qualità richiesta. Il decisionismo gestionale non è semplice a reperirsi là dove la politica indica le proprie esigenze.
Ma l’aspetto più invitante ad una scelta come quella che considero la migliore è il primario interesse del privato detto in poche parole: ci metto il capitale e mi deve rendere!

Per fare un esempio: è più interessante il vantaggio del banco al 5,54 percento nella roulette americana o il 2,27 percento nella roulette francese tradizionale? Forse il motivo per cui, a datare dal 1977 (la prima è stata Saint Vincent) tutte le case da gioco hanno in esercizio la fair roulette. Probabilmente perché hanno ridotto, così operando, il costo del personale. Ritengo che un gestore privato avrebbe mantenuto anche l’altra roulette anche per disporre i personale qualificato per lo chemin de fer. 

Il gioco tradizionale nel prossimo futuro potrebbe divenite un prodotto di nicchia ma, al tempo stesso, assumere un rilevo non indifferente considerando i proventi lordi, cioè mance comprese.
C’è poi da pensare alla logistica produttiva che rileva sul costo dei servizi e sulla organizzazione del lavoro e potrebbe incidere favorevolmente sui costi di gestione e in senso contrario sul ritorno degli investimenti.

Prima di trattare altri argomenti desidero soffermarmi sulla natura giuridica delle entrate che derivano all’ente pubblico titolare dell’autorizzazione alla casa da gioco che impone il controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi. Questo in ogni tipologia di gestione pubblica, privata o mista.
Una prassi da seguire, a mio avviso, consiste nel conteggio dei proventi aleatori tavolo per tavolo, ecco le motivazioni: logistica produttiva, controllo a distanza di tempo, statistica e marketing. Ne parlerò dettagliatamente in tra sede. Un altro problema  è rappresentato dal rischio di impresa che il privato a mio avviso governa  maggiormente. Trattasi di ciò che deriva o può derivare dalla definizione giuridica delle obbligazioni naturali in rapporto ai debiti di gioco. Qui subentra il criterio della ripartizione del  rischio tenendo presente la frequentazione di un gioco oltre che alle possibilità economiche dei giocatori.
Dalla tabella seguente si può vedere il trend del gioco e delle preferenze dei giocatori, si può affermare, alla luce dei risultati del 2022, che i giochi tradizionali resistono e vanno tenuti in considerazione per la loro resa cumulativa compresa l’immagine.

 

tradizionali

americani

Totale g. tav.

Slot machine

totale

1990

153.720

44.319

198038

53.846

251.884

1991

152.789

47.283

200072

62.419

262.491

1992

144.724

54.136

198860

82.621

281.481

1993

128.996

49.714

178710

98.295

277.005

1994

131.847

52.712

184559

113.935

298.493

1995

128.899

56.259

185158

143.442

328.600

1996

124.204

58.657

182861

164.609

347.470

1997

121.404

65.992

187396

177.404

364.800

1998

125.073

66.788

191862

184.409

376.271

1999

123.861

77.077

200938

196.763

397.702

2000

125.926

100.661

226587

252.130

477.717

2001

122.076

106.162

228239

297.245

525.484

2002

118.496

105.477

223973

308.612

532.585

2003

115.108

111.934

227042

314.385

541.427

2004

98.740

114.480

213220

344.113

557.333

differenze

- 54.980

70.161

15.182

290.267

305.449

Nell’agosto 1999 è stata inaugurata, per Venezia, la sede di Ca’ Noghera.

Un brevissimo cenno alla formazione del risultato nei giochi di contropartita in rapporto a quanto scritto sul controllo. Nei casinò italiani salvo casi particolari in passato, al tavolo da gioo si possono cambiare i contanti. Questi e le mance danno una indicazione utilissima ai fini del controllo di quel tavolo.
In tema non si può dimenticare che il concedente può imporre un componente del Collegio sindacale  e rimane pur sempre l’obbligatorietà del gestore per quanto agli obblighi verso  la società di revisione.
Certamente il sistema di controllo da parte della Regione, relativamente alla modalità susseguente, non potrebbe essere imposto al gestore ma il concedente ha la concreta possibilità di crearne uno apposito.
Concludendo ritengo che la mia propensione alla scelta della gestione privata possa essere condensata con il decisionismo gestionale che, invece,  non è semplice a reperirsi là dove la politica indica le proprie esigenze che spesso sono discordanti. Il privato più del pubblico ragiona nel senso che se ci mette il capitale deve rendere! 
Quando finirà il periodo concordatario il problema che si potrebbe presentare è che il quantum dei proventi derivanti dalla gestione della casa da gioco dovrà essere a beneficio del bilancio regionale. Credo di poter immaginare una percentuale maggiore dell’attuale. Al tentativo di un canone fisso non si dovrebbe neppure pensare!

Vorrei tornare su argomenti, alcuni espressi molto velocemente. Politica produttiva, potrebbe rispondere all’esigenza di adeguare l’offerta alla domanda, Non dovrebbe rilevare se il gioco è nuovo o tradizionale e neppure la percentuale a favore della casa. Non si dovrebbe penalizzare un gioco solo a causa del costo del lavoro ma piuttosto, fare ricorso alla multifunzionalità.
Logistica produttiva, pongo al riguardo una domanda: avete mai visto in una casa da gioco la cassa di sala posizionata all’uscita?
Organizzazione del lavoro, per quanto attiene alla consistenza numerica del personale addetto al gioco si può iniziare ad impostare la multifunzionalità al momento dei corsi preparatori per i dipendenti, alla tipologia sistematica del controllo ritenuto valido ai fini aziendali che può anche non corrispondere a quello che adotta l’ente pubblico concedente per l’eventualità che gli scopi non coincidano.
Le indicazioni che possono derivarne concorrono a definire la capacità produttiva teorica la quale spesso e volentieri non corrisponde a quella effettiva stante il citato mutamento di preferenze dei frequentatori. Ecco un altro motivo a favore della più volte accennata multifunzionalità che consente un minor costo e un maggiore, o se volete, più rapido adattamento dell’offerta alla domanda. E con ciò abbiamo già ottenuto un miglioramento del servizio alla clientela!

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