Il governo di Macao ai casinò: 'Tenere alta la guardia'
Il governo di Macao ricorda agli operatori di casinò la pianificazione dell'emergenza Covid.
Mai, o almeno non per ora, abbassare la guardia contro la pandemia. Il regolatore del gioco di Macao ha incontrato i sei operatori di casinò della città e anche i concessionari della lotteria e delle scommesse sportive, ricordando loro la necessità di avere piani di emergenza in caso di escalation del rischio di Covid-19 in città.
Il Gaming Inspection and Coordination Bureau ha anche chiesto alle società di gioco di avere "squadre di risposta" istituite e addestrate per affrontare qualsiasi "emergenza" legata al Covid-19.
Il regolatore ha menzionato la necessità di piani per gestire eventuali ospiti che potrebbero rimanere "bloccati" nelle rispettive proprietà degli operatori a seguito delle regole di viaggio, ancora in evoluzione. È stata inoltre richiesta la pianificazione per "evacuare" gli ospiti, se necessario.
Inoltre, il Dicj, questo l'acronomo del regolatore, effettuerà controlli a campione, nei casinò, delle dichiarazioni del codice sanitario degli utenti di gioco. Questo sarebbe un compito aggiuntivo rispetto alle pattuglie "regolari" dell'ufficio nei casinò per verificare la conformità degli operatori alle misure di prevenzione di Covid-19.
Le autorità di Macao hanno segnalato due nuovi casi di Covid-19 durante il fine settimana, che hanno portato a quella che il governo locale ha definito "prevenzione immediata della pandemia" per la città.
Domenica 26 settembre è stata inoltre imposta una quarantena obbligatoria di 14 giorni per coloro che entrano a Zhuhai da Macao, compresi i continentali di ritorno da un viaggio a Macao. La misura rimarrà in vigore almeno fino alla fine di giovedì (30 settembre), ad eccezione di coloro che lavorano nel settore della logistica, nel settore funerario o nei servizi medici, secondo l'ultimo aggiornamento delle autorità di Macao e Zhuhai.
Le autorità di Macao hanno segnalato un totale di sette nuovi casi di Covid-19 tra il fine settimana e martedì. Sei di loro hanno coinvolto guardie di sicurezza che lavorano in hotel utilizzati per scopi di quarantena.