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Macao, meno tasse dai casinò nel primo trimestre dell'anno

28 aprile 2022 - 08:58

I casinò di Macao versano meno tasse nelle casse pubbliche nel primo trimestre del 2022.

Scritto da Mc

Sono stati due anni estremamente impegnativi per gli stakeholder di gioco di Macao. Chiaramente, le pressioni sui mercati globali del gioco d'azzardo sono state intense, tuttavia, la regione amministrativa speciale ha dovuto fare i conti con misure anti Covid particolarmente restrittive, attività illecite di alto profilo, con l'arresto di alcuni tra i più importanti operatori junket, e l'ambiguità di una riforma radicale incombente.

E le conseguenze si vedono. Secondo il Financial Services Bureau, infatti, i primi tre mesi di quest'anno hanno visto i sei concessionari di casinò del territorio restituire 8,73 miliardi di Mop (1,1 miliardi di dollari) in fondi fiscali, una riduzione del 4,7 percento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Questo fa sì che il legislatore di Macao sia al 17,5 percento del suo obiettivo complessivo per il 2022, 49,75 miliardi di Mop (6,12 miliardi di dollari), ed è quindi già ben al di sotto della curva prevista.

Il calo rispetto ai numeri dell'anno scorso è tanto più preoccupante se si considera il livello di turbolenza per tutto il 2021. L'anno scorso, il governo locale ha raccolto un gettito fiscale totale di 33,9 miliardi di Mop (4,2 miliardi di dollari), significativamente inferiore al suo obiettivo iniziale per l'intero anno di 50 miliardi di patacas. Questo obiettivo è stato riconfigurato nel novembre dello scorso anno, quando è diventato ampiamente chiaro che questo numero non sarebbe stato realizzato.

La città-stato dipende interamente dal suo settore di gioco che produce i beni. Oltre i due terzi delle sue entrate dipendono dall'industria del gioco d'azzardo e si sta ancora basando le sue proiezioni fiscali su un reddito cumulativo estremamente elevato da casinò. Nel 2021, i funzionari hanno previsto che i suoi operatori forniranno un Ggr complessivo di 130 miliardi di Mop (circa 16 miliardi di dollari), tuttavia, con i focolai di coronavirus che continuano a devastare i tassi di visita di Macao, questa stima potrebbe essere distante dal consuntivo.

 

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