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Campione 2.0: 'Cda Casinò chieda le dimissioni dell'Ad Silvestri', la replica del sindaco

24 giugno 2024 - 10:13

Il gruppo Campione 2.0 scrive al consiglio di amministrazione del Casinò auspicando che chieda le dimissioni dell'amministratore delegato Stefano Silvestri, la replica del sindaco.

Scritto da Amr
foto di AdmComSRL - Opera propria su Wikipedia

foto di AdmComSRL - Opera propria su Wikipedia

Un nuovo terremoto a Campione, che arriva nella giornata, oggi 24 giugno, nella quale è in programma il consiglio comunale, mentre la trasmissione di Rai 3 Far West, condotta da Salvo Sottile, dovrebbe occuparsi del caso degli stipendi dei dipendenti comunali.

I consiglieri comunali di opposizione di Campione 2.0, Simone Verda e Gianluca Marchesini, hanno infatti inviato una lettera al presidente del Casinò di Campione Spa Mario Vendittti, al giudice del tribunale fallimentare di Como Marco Mancini, ai commissari giudiziali Marco Minniti e Alessandro Danovi, oltre che per conoscenza al sindaco Roberto Canesi, al prefetto di Como Andrea Polichetti e al consiglio comunale, per chiedere, in sostanza, che il Cda della Casa da gioco chieda a sua volte le dimissioni immediate dell'amministratore delegato Stefano Silvestri. Questo alla luce di quanto avvenuto nei giorni passati e che i due consiglieri comunali, nel definirlo “un fatto a dir poco increscioso”, chiedono al Cda di valutare. E lo ricostruiscono: “Il 19 giugno 2024 il Gruppo Campione 2.0 chiedeva a mezzo Pec un incontro urgente con l'Ad dott. Stefano Silvestri al fine di richiedere informazioni in merito alla tempistica e alle scadenze relativa al pagamento dei crediti privilegiati vantati dagli ex dipendenti e dipendenti in forza alla società di cui sopra .
La risposta sorprendente è la seguente: 'la vostra del 19 giugno u.s.. Per tutto ciò che attiene a richieste di informazioni inerenti la Società, queste devono essere indirizzate al sindaco del Comune di Campione d'Italia, il quale, qualora lo ritenga, chiederà per iscritto notizie alla Società e questa come in altre occasioni provvederà a rispondere. Sarà sempre il sindaco, ricevuta la risposta a dare le informazioni del caso'”.

Il gruppo consiliare ritiene che “la risposta sia mancante di rispetto nei confronti del ruolo istituzionale che il gruppo stesso rappresenta. Sotto il profilo giuridico, politico e societario, ciò che è stato dichiarato dall'amministratore delegato non è accettabile in quanto non è lecito rifiutare un incontro con una componente, anche se minoritaria, del socio unico, che richiede informazioni su questioni finanziarie e sociali rilevanti, rimandando al sindaco la decisione se informare i consiglieri.
Le dichiarazioni dell'Ad le riteniamo inaccettabili perché mancano di rispetto nei confronti del nostro ruolo politico, istituzionale e di controllo, principi fondamentali della democrazia e delle istituzioni.”
Verda e Marchesini chiedono inoltre al giudice Mancini e ai commissari giudiziali di “valutare l'impatto diretto delle dichiarazioni sul concordato, alla luce del messaggio relativo alla comunicazione ricevuta”.

LA REPLICA DEL SINDACO – Il primo a replicare alla lettera dei due consiglieri è il sindaco Roberto Canesi: “Queste sono richieste che prima di essere fatte al casinò dovrebbero essere portate nell'ambito dell'amministrazione comunale. I consiglieri comunali non hanno mai avuto titolo per avere accesso agli atti del casinò e devono chiederli al Comune, in qualità di socio, come si è sempre fatto. Ma evidentemente Verda e Marchesini hanno un Codice civile diverso”.

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