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Canesi: 'Interrogazione su polizia locale inammissibile e offensiva'

07 settembre 2024 - 10:17

Il sindaco di Campione d'Italia Roberto Canesi ritiene che l'interrogazione di due consiglieri d'opposizione sulla polizia locale sia inammissibile e offensiva.

Scritto da Anna Maria Rengo

“L'interrogazione è inammissibile”. Così il sindaco di Campione d'Italia Roberto Canesi risponde, per quanto definendola così, all'interrogazione presentata dai consiglieri di Campione 2.0 Simone Verda e Gianluca Marchesini e con la quale i due auspicavano un migliore utilizzo degli agenti di polizia locale (quelli in organico e i due che lo potenziano), tenendo anche conto della presenza del Casinò, chiedendo i motivi delle modalità attuali, tipo che essi non lavorano di sera e nei fine settimana.

Canesi motiva l'inammissibilità richiamando l'articolo 6 del regolamento consigliare che definisce l'interrogazione come “domanda rivolta  per al sindaco per avere informazioni circa la sussistenza o la verità di un determinato fatto o in merito a deliberazioni o atti adottati”.
Dunque, risponde Canesi, l'interrogazione di Verda e Marchesini “è al di fuori dell'ambito oggettivo della definizione e della funzione dell'istituto in parola” in quanto “non consiste in una domanda rivolta al sindaco” per “avere informazioni circa la sussistenza o la verità di un determinato fatto o diretta all'acquisizione di informazioni su deliberazioni o atti adottati, ma chiede notizie che non sono sussumibili nella nozione di interrogazione secondo la disposizione regolamentare”.

Il sindaco aggiunge anche alcune considerazioni, rilevando “la natura poco civile di talune proposizioni contenute nell'interrogazione laddove vengono addirittura usate espressioni offensive quando si afferma che il responsabile del servizio di polizia locale che non segue la logica ritenuta corretta per l'espletamento del servizio prospettata dagli interroganti 'permette un tale spreco di risorse che potrebbero certamente (esse risorse Ndr) nei loro marcati limiti umani e professionali, essere comunque utilizzate a livello temporale con strategia e corretta programmazione in orari più consoni alle esigenze della cittadinanza, dei pur limitati turisti e dei, affermati come numero, clienti del Casinò'”.

Per Canesi “sarebbe auspicabile che, quando si utilizzino simili espressioni improprie e offensive e assolutamente non condivisibili”, si abbia “consapevolezza della gravità di quanto affermato, posto che non  è consentito che qualcuno e soprattutto un consigliere comunale si arroghi il diritto di definire marcati i limiti umani e professionali di dipendenti pubblici che svolgono il proprio dovere”.

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