Casinò Campione, Fiamma tricolore: 'Investire nella sicurezza'

La questione sicurezza tiene banco al Casinò Campione, dopo i recenti fatti di violenza fisica e verbale, e sulla vicenda, dopo le “immediate dimissioni” dall'incarico specifico del responsabile Mariano Savo, interviene nuovamente la Fiamma tricolore di Como, il cui segretario organizzativo Carlo Russo evidenzia come dopo la riapertura ci sia un generalizzato “drastico calo del personale, in ogni settore”, ma che in particolare, per la sicurezza, “il reperimento di personale qualificato si è rivelato alla luce dei fatti estremamente negativo”. In particolare, sono state addette “tanta brave persone ma che sicuramente nulla hanno a che vedere con la sicurezza”, mentre due, “addette da anni alla sicurezza”, sono “state licenziate. Perché?”.

A parere di Russo, la “preparazione professionale e la motivazione, oltre ai vari titoli, sono  il motore principale di un buon lavoro di prevenzione e controllo” ma certo “l'esiguo numero di addetti non può assolutamente garantire sui quattro quadranti una sicurezza degna di questo nome”. E dunque la Fiamma tricolore si chiede: “Cosa avverrà a novembre con l'apertura del poker? Quale saranno le determinazioni che l'amministratore delegato Silvestri prenderà? La situazione è da vedere soprattutto nell'ottica di garantire l'incolumità  dei clienti che affollano le sale da gioco, oltre che dei dipendenti tutti e di chi deve affrontare  e gestire una situazione di emergenza. L'operatore deve essere in grado di operare in tutta  sicurezza per  poter garantire e dare sicurezza. Le Ooss cosa consigliano?”.

Il partito comasco, da parte sua, chiede che “sul campo siano messe in atto tutte quelle strategie necessarie, partendo dal reperimento di tutte quelle figure che concorrono alla sicurezza , ma questo è un compito che deve assolvere l'Ad. Investire nella sicurezza è un po' assicurarsi la tranquillità di un sereno lavoro”, conclude Russo.