Comune Campione, il Casinò entra nel Piao 2023-2025

Con una delibera, la giunta comunale di Campione d'Italia ha proceduto ad aggiornare il suo Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) 2023-2025 nella sottosezione “rischi corruttivi e trasparenza” al fine di "prevedere in detto strumento le misure di prevenzione della corruzione afferenti i rapporti del Comune con la Società partecipata Casinò di Campione Spa - società benefit".
L'integrazione, si legge nella premessa alla delibera, arriva a seguito della richiesta arrivata in proposito, lo scorso 13 settembre, dall'Autorità nazionale anticorruzione.

Quanto invece all'integrazione al Piao, si evidenzia che la società "per sua natura si potrebbe prestare ad operazioni di riciclaggio", ma che "è la società stessa a dover adottare le misure idonee a prevenire i rischi specifici con gli strumenti previsti dai modelli ex D.lgs. n. 231/2001 e dalla normativa antiriciclaggio.
L’art. 10 comma 3 del d.Lgs. 231/2007 richiede infatti di mappare i processi interni in modo da individuare e presidiare le aree di attività maggiormente esposte al rischio di riciclaggio valutando le caratteristiche soggettive, i comportamenti e le attività dei soggetti interessati ai procedimenti amministrativi".
Quanto alla gestione del rischio corruttivo, il rischio, si legge, può concretizzarsi in diverse condotte: "sottrazione di risorse della casa da gioco, accordi collusivi con i clienti a danno della casa da gioco, irregolare conduzione dei giochi a vantaggio proprio o di terzi, fuga di notizie, riconoscimento indebito di vincite e risorse ai giocatori, effettuazione di pagamenti ingiustificati o sottratti alla tracciabilità dei flussi finanziari".

Venendo alla vigilanza sul Casinò, organismo controllato e partecipato dal Comune, "per dare comunque attuazione alla propria funzione di vigilanza, il Rpct del Comune di Campione d’Italia, provvederà a sollecitare la Società Casinò di Campione Spa – Sb allo scopo di consentire una condivisione dei contenuti delle norme e richiamare gli stessi al rispetto degli obblighi, riepilogando gli obblighi previsti dalla normativa in capo alla stessa società dando conto dell'eventuale esito negativo (anche solo parziale) dei controlli effettuati sul sito istituzionale volti di verificare l'avvenuta pubblicazione delle informazioni obbligatorie in materia di anticorruzione e trasparenza".
Allo stesso tempo "gli organi politici dell’Ente provvederanno ad adottare atti di indirizzo in merito all’adozione da parte della partecipata di misure integrative di contrasto alla corruzione ai sensi del D. Lgs 231/2001".