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Fiamma tricolore: 'Campione d'Italia, dal decreto sul Casinò la sua ricchezza'

30 gennaio 2024 - 10:01

Anche la Fiamma tricolore ribadisce che Campione d'Italia deve restare territorio italiano e respinge qualsiasi proposta di annessione alla Svizzera.

Scritto da Amr
Foto di Mauricio Artieda su Unsplash

Foto di Mauricio Artieda su Unsplash

"Altri colori a Campione d'Italia che non sia il tricolore italiano non ce ne saranno!" Lo scandisce il segretario organizzativo comasco della Fiamma tricolore, Carlo Russo, secondo il quale "anche se magari è stata una provocazione, le dichiarazioni sull'adesione alla Svizzera da parte del consigliere comunale di maggioranza Sergio Aureli, almeno pensiamola così", sicuramente tali dichiarazioni "non fanno piacere a chi, anche a Campione, alla patria crede  e a chi tanti anni fa, credendo in ideali, oggi ormai persi, per l'Italia si è immolato e ha inciso il proprio nome nei monumenti ai caduti che in ogni parte della nazione ricordano i tanti giovani che anche a Campione sono morti versando il loro tributo di sangue.

Ecco perché ci trova d'accordo le parole del consigliere comunale  Simone Verda. La patria si ama, non si porta in discussione".
Russo sottolinea poi che "questa Italia a questa terra in riva al Ceresio ha donato tanto, portando ricchezza a un paesino, come tanti, di pescatori, attraverso un decreto fortemente voluto (e che ha consentito la nascita del Casinò Ndr) da un uomo oggi visto come il male assoluto, Benito Mussolini. Quindi noi diciamo: non si deve restaurare un periodo storico passato, ma neppure rinnegare che la fortuna di Campione e del suo territorio parte da quel decreto. I problemi di oggi, frutto di scelte politiche, non devono però portare a pensare a una posizione di abiura alla bandiera".

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