Tassa invisibile sui casinò terrestri, piovono critiche sul governo Uk

A seguito della dichiarazione d'autunno, che ha visto una moltitudine di tagli fiscali, il Betting and gaming council esorta il governo britannico a riconsiderare la sua posizione sul mantenimento degli scaglioni fiscali per i casinò tradizionali. 
L’ente commerciale sottolinea che la mancanza di attenzione prestata all’inflazione quando si tratta del settore dei casinò sta essenzialmente creando un aumento fiscale annuale di 5 milioni di sterline tra i membri dei casinò terrestri del Bgc.

Nello specifico, l'organismo evidenzia le fasce di tassazione sul gioco applicate ai casinò del Regno Unito, che sono state nuovamente congelate e non aumenteranno con l'inflazione, aumentando la pressione economica per i casinò.
Il congelamento degli scaglioni fiscali era stato inizialmente annunciato a marzo, ma la Bgc sperava che il congelamento sarebbe stato riconsiderato per riflettere meglio l’aumento dell’inflazione.
Secondo la Bgc, si prevede che il congelamento delle fasce orarie di gioco costerà ai casinò 25 milioni di sterline nei prossimi cinque anni.

Il Ceo di Bgc, Michael Dugher, dichiara: “Il congelamento delle fasce di dazio di gioco è una tassa invisibile che ha il potenziale per rallentare la ripresa e indebolire la crescita futura. Rimuoverlo avrebbe fornito un gradito impulso al settore dei casinò tradizionali in un momento cruciale.
La decisione di mantenere lo status quo rappresenta invece un’occasione mancata per le aziende pronte e in grado di generare posti di lavoro e investimenti in tutto il Paese".
Dugher sottolinea che i casinò stanno aspettando “cambiamenti politici modesti ma cruciali” dal Libro bianco del governo. "Se il congelamento fosse riconsiderato, ciò consentirebbe alle attività dei casinò di crescere. Sembra miope mantenere questa tassa invisibile senza apportare modifiche che consentiranno ai casinò di assumere e crescere. La Bgc sollecita un ripensamento in modo che le fasce di dazio di gioco possano essere spostate con l’inflazione alla prossima occasione”.