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Casinò Campione, Uilcom: 'Videosorveglianza, richiesta autorizzazione non discussa con Rsa'

01 luglio 2024 - 18:22

La Uilcom critica la decisione del Casinò Campione di chiedere una nuova autorizzazione sulla videosorveglianza senza averla prima discussa con la Rsa.

Scritto da Amr
Foto di Vladislav Glukhotko su Unsplash

Foto di Vladislav Glukhotko su Unsplash

Il "nuovo provvedimento autorizzativo da parte del competente ispettorato" e relativo all'utilizzo della videosoreveglianza è stata ottenuto dal Casinò Campione "senza la preventiva e necessaria discussione con la rappresentanza sindacale regolamente costituita in azienda".

Questa la contestazione che la Uilcom Uil muove alla direzione generale del Casinò Campione d'Italia, ricordando come a maggio la Rsa avesse evidenziato all'azienda “la non conformità tra l'autorizzazione all'utilizzo della videosorveglianza sui luoghi di lavoro risalente al 2018 e la nuova organizzazione del lavoro conseguente alla riapertura della Casa da gioco del gennaio 2022” ed evidenziando come si trovi ora a “dover constatare il deplorevole comportamento di un'azienda che, all’incontro del 19.06 u.s., calendarizzato al fine di discutere gli opportuni correttivi e un nuovo regolamento sull'utilizzo della videosorveglianza”, ha appunto comunicato di avere ottenuto una nuova autorizzazione da parte dell'Ispettorato del lavoro.

La Uilcom del Lario ricorda le disposizioni dello Statuto dei lavoratori, secondo le quali “gli apparati di videosorveglianza, qualora dagli stessi derivi “anche la possibilità di controllo a distanza” dell'attività dei dipendenti, “possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale” e la relativa installazione deve, in ogni caso, essere eseguita previa stipulazione di un accordo collettivo con la Rsu o con le Rsa o, ove non sia stato possibile raggiungere tale accordo o in caso di assenza delle rappresentanze, solo in quanto preceduta dal rilascio di apposita autorizzazione da parte dell'Ispettorato del lavoro. 
Quindi l’azienda, stante la presenza delle Rsa era tenuta a richiedere l’intervento dell'Ispettorato solo ed esclusivamente a valle di un mancato accordo con le Rsa, accordo che ricordiamo non c’è stato perché non è stato nemmeno discusso con le stesse. 

Tale mancato rispetto delle disposizioni legislative si va ad aggiungere alle mancanze rispetto a diversi aspetti del Ccal, oltre a quanto previsto dallo stesso piano concordatario in merito alle assunzioni di nuovo personale e denota un atteggiamento aziendale ai limiti dell'arroganza e non più tollerabile. 
Per tutto quanto sopra esposto comunichiamo l'intenzione della scrivente organizzazione di contestare il provvedimento autorizzativo di cui in oggetto”, conclude la nota. 

LA RICHIESTA DI INCONTRO - Ma non è solo questo il fronte aperto dal sindacato. In un'altra lettera, anch'essa indirizzata al direttore generale Stefano Silvestri, la Uilcom dà conto di quanto riferiscono alcuni lavoratori, ossia di un'aggressione subita nella serata del 30 giugno, ad opera di clienti della Casa da gioco, a seguito della quale si è anche reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine.
"Tale grave fatto, si va a sommare ad altri numerosi episodi di aggressioni verbali, minacce e insulti che troppo spesso i lavoratori si trovano a dover subire e che, pur considerando la peculiarità dell'ambiente, vanno oltre il tollerabile". Il sindacato chiede dunque "la convocazione di un tavolo urgente sul tema sicurezza e sugli opportuni interventi da porre in essere a tutela dell'integrità fisica e psichica della forza lavoro".

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