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Stato di agitazione al Casinò Sanremo, Ooss divise

27 marzo 2025 - 11:21

Lo Snalc Cisal dichiara lo stato di agitazione al Casinò di Sanremo, ma l'Ugl Terziario si dissocia.

Scritto da Amr
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La vicenda è annosa e sono state tutte le sigle sindacali a occuparsene. Stiamo parlando dell'applicazione del contratto di lavoro del Casinò di Sanremo ai nuovi assunti, per quanto riguarda l'istituto del premio di produzione, che non viene loro pagato. Una vicenda, ripetiamo, che affonda le radici negli anni in cui i dipendenti erano sottoposti al contratto di solidarietà, e tra le varie rinunce c'era anche questa, ma che è venuta alla luce solo recentemente, grazie al fatto, soprattutto, che l'azienda è tornata ad assumere, dopo diversi anni in cui non lo faceva.
Sul tema, le sigle sindacali avevano congiuntamente chiesto un incontro all'azienda, incontro che non c'è mai stato, e questo ha portato lo Snalc Cisal a dichiarare lo stato di agitazione, peraltro senza darne comunicazione alla stampa ma solo internamente.

A prendere ora posizione è l'Ugl Terziario, che in una nota spiega, principalmente al fine di “garantire una completa informazione” ai propri iscritti, le motivazioni per cui “si è dissociato dalle iniziative di tutte le altre Ooss. sulla controversa questione del Premio di produzione”.
In particolare, l'Ugl Terziario ritiene che “l’azienda non abbia commesso nessun errore, e abbia assunto una posizione legittima”, visto che “l’interpretazione letterale degli articoli 28 e 32 del nuovo contratto ci risulta chiara ed univoca”.

Inoltre, la delegazione Ugl Terziario, in sede di trattativa, “era stata regolarmente messa a conoscenza sulla continuità dell’applicazione degli articoli contrattuali del precedente contratto 2016/2019” e si era già “dissociata  dalla firma del rinnovo contrattuale ritenendone condizione necessaria l’approvazione dell’assemblea. In quella sede si sarebbero potuti eventualmente sviscerare i termini concordati, ed ora contestati. Ma si è firmato il contratto con troppa fretta”.

Il sindacato sottolinea di essere in linea di principio contrario alla proclamazione dello stato di agitazione e dello sciopero come strumento per rivendicazioni di carattere economico che non riferiscano alla totalità dei lavoratori. “Se dovesse utilizzare questi strumenti di lotta per tutti i reparti del Casinò che rivendicano diritti di natura economica s dovrebbe scioperare 365 giorni l’anno”. Infatti, prosegue, “ha proclamato lo stato di agitazione per questioni rilevanti di interesse generale per tutti i lavoratori: ferie arretrate, contributi previdenziali, sicurezza sul lavoro e tutela della salute, limitazione dell’attività sindacale, trasparenza amministrativa”.

“Coerente con la certezza del diritto”, l'Ugl Terziario “si è subito ritirato dallo storico e prolungato sciopero dei croupier, non appena constatata la legittimità della decisione organizzativa dell’azienda. E in quell’occasione il suo segretario subì azioni di picchettaggio”.
Nel ricordare di avere predisposto un proprio codice etico, di avere nominato con delega un rappresentante per ciascun ruolo, area e/o reparto, l'Ugl Terziario ritiene che “la definizione del nuovo Progetto di produttività/incentivante, come concordato all’art. 32, sia la sede preposta per le rivendicazioni, anch’esse legittime, dei dipendenti neo assunti”.

In quella sede l'Ugl Terziario “con la partecipazione del delegato che rappresenterà gli interessi dei neo assunti, metterà in atto con forza tutte le azioni a tutela del loro sacrosanto diritto, al fine di garantire ai nuovi entrati la parità di trattamento economico con i colleghi”.

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