Nel 2022 le entrate relative ai giochi hanno mostrato un aumento di 2.102 milioni di euro (+16,8 percento). Nel primo mese del 2023, invece, le entrate totali relative alle tasse e imposte su attività di gioco (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) sono risultate pari a 722 milioni di euro (-517 milioni di euro, pari a –41,7 percento); considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotterie e altre attività di gioco) è di 658 milioni di euro (-533 milioni di euro, pari a –44,8 percento).
Sono alcuni dei dati che emergono dalla lettura dei Bollettini sulle entrate tributarie pubblicati dal ministero dell'Economia e delle finanze.
IL QUADRO GENERALE PER IL 2022 - Nel complesso, nel corso del 2022 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono state pari a 544.528 milioni di euro, con un incremento di 48.484 milioni di euro rispetto al 2021 (+9,8 percento). L’incremento di gettito registrato nel periodo in esame è influenzato principalmente dai seguenti fattori: dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti del D.L. n. 34/2020 (c.d. “decreto Rilancio”) e del D.L. n. 104/2020 (c.d. “decreto Agosto”), che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo, che hanno sostenuto, in particolare, il gettito dell’Iva e dalla crescita sostenuta del Pil 2021 (+7,5 percento) che ha influenzato l’incremento di gettito delle imposte autoliquidate (Irpef +21,9 percento, Ires+43,4 percento). A dicembre 2022 le entrate tributarie sono state pari a 58.512 milioni di euro (+3.822 milioni di euro, +7 percento rispetto allo stesso mese dell’anno 2021). In particolare, le imposte dirette hanno registrato un aumento del gettito di 2.273 milioni di euro (+9 percento) e le imposte indirette un incremento pari a 1.549 milioni di euro (+5,3 percento).
LE IMPOSTE DIRETTE - Nel 2022 le imposte dirette hanno mostrato un aumento di 26.234 milioni di euro (+9,7 percento). Il gettito dell’Irpef ha registrato un aumento di 7.635 milioni di euro (+3,9 percento). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno segnato un incremento di 1.158 milioni di euro (+1,4 percento) e le ritenute lavoratori autonomi di 776 milioni di euro (+6,6 percento) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno registrato un aumento di 1.681 milioni di euro (+1 percento). I versamenti in autoliquidazione hanno segnato un incremento di 4.127 milioni di euro (+21,9 percento). Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni (+1.046 milioni di euro, +103 percento) attribuibili sia al positivo andamento degli investimenti in essere in forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, sia agli andamenti favorevoli dei rendimenti. Si segnala l’incremento del gettito dell’Ires pari a 13.805 milioni di euro (+43,4 percento) legato all’aumento del numero dei contribuenti e dei versamenti medi. Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha mostrato una diminuzione pari a 1.648 milioni di euro (-15,6 percento) mentre si registra un incremento per le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche di 867 milioni di euro (+32,1 percento).
LE IMPOSTE INDIRETTE - Le imposte indirette, nel 2022, hanno registrato un incremento di gettito di 22.250 milioni di euro (+9,8 percento). All’andamento positivo ha contribuito l’Iva, con un aumento del gettito di 23.646 milioni di euro (+16 percento); in particolare, la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 16.371 milioni di euro (+12,3 percento), mentre l’Iva sulle importazioni ha registrato un aumento di 7.275 milioni di euro (+47,3 percento). Quest’ultimo risultato è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita. Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (+568 milioni di euro, +8,1 percento), dell’imposta di registro (+398 milioni di euro, +7,8 percento) e dell’imposta sulle assicurazioni (+40 milioni di euro, +1 percento).
LE ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO - Il gettito del 2022 relativo alle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo ha evidenziato un incremento pari a 3.684 milioni di euro (+42,9 percento) di cui: 2.288 milioni di euro (+54,3 percento) sono affluiti dalle imposte dirette e 1.396 milioni di euro (+31,9 percento) dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo del 2021 non risulta omogeneo in quanto in tale anno le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto (Decreto legge n. 73/2021, cosiddetto “decreto sostegni-bis”). Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-dicembre 2022, corredato dalle appendici statistiche, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.
IL BOLLETTINO PER IL MESE DI GENNAIO 2023 - Nel mese di gennaio 2023, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 41.768 milioni di euro, con un aumento di +507 milioni di euro rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+1,2 percento). Occorre sottolineare che dall’anno 2023 sono state introdotte alcune modifiche ai criteri di registrazione dei capitoli di bilancio tra le entrate tributarie e le entrate extratributarie. In particolare il capitolo relativo al gioco del lotto, che fino al 2022 faceva parte delle entrate tributarie (cap. 1801), categoria delle imposte indirette, nel 2023 viene considerato entrata extratributaria. Al contrario le entrate relative alla ritenuta sulle vincite del gioco del lotto, prevista dall'art. 1, comma 488, della Legge 30 dicembre 2004, n.311 (capitolo 2328) che, sino al 2022 veniva considerata entrata extratributaria, dal 2023 è classificata tra le entrate tributarie, categoria delle imposte dirette.
Le entrate totali relative alle tasse e imposte su attività di gioco (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) sono risultate pari a 722 milioni di euro (-517 milioni di euro, pari a –41,7 percento); considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotterie e altre attività di gioco) è di 658 milioni di euro (-533 milioni di euro, pari a –44,8 percento).