skin

Entrate tributarie, Mef: 'Gennaio-maggio 2023, dal gioco oltre il 9 percento in più'

18 luglio 2023 - 10:09

Dal Rapporto sulle entrate tributarie e contributive di gennaio-maggio 2023 del ministero dell'Economia e delle finanze risulta che il gioco contribuisce per oltre 3 miliardi (+ 9,2 percento).

Scritto da Redazione
fiscolenteestesa.jpg

Nei primi cinque mesi del 2023 le entrate di lotterie e altre attività di gioco ammontano a 3.025 milioni di euro registrando un aumento pari a 255 milioni di euro (+9,2 percento) rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Il dato campeggia nel Rapporto sull’andamento delle entrate tributarie e contributive relativo al periodo di gennaio-maggio 2023 pubblicato dal ministero dell'Economia e delle finanze.

Nel Rapporto si ricorda che sono state introdotte alcune modifiche ai criteri di classificazione tra entrate tributarie e entrate extra-tributarie. In particolare il capitolo relativo al gioco del lotto che fino al 2022 era stato classificato tra le entrate tributarie, nel 2023 viene ricondotto alle entrate extratributarie. Al contrario le entrate relative alla ritenuta sulle vincite del gioco del lotto che, sino al 2022 venivano classificate tra le extratributarie, dal 2023 sono ricondotte alle entrate tributarie. I dati presentati nel Rapporto sono stati resi omogenei nei confronti tra il 2022 e il 2023.

IL QUADRO GENERALE - Nei primi cinque mesi del 2023, le entrate tributarie e contributive mostrano nel complesso una crescita del 4 percento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, pari a 11.891 milioni di euro in più.

La dinamica osservata è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+6.687 milioni di euro, +3,5 percento) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+5.204 milioni di euro, +5 percento).

Le entrate tributarie nel periodo gennaio-maggio aumentano di 6.687 milioni di euro (+3,5 percento) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato cresce di 6.178 milioni di euro (+3,3 percento). In flessione gli incassi da attività di accertamento e controllo (-484 milioni di euro, -9,6 percento). La crescita risulta significativa anche per le entrate degli enti territoriali (+1.423 milioni di euro, +12,1 percento). Le poste correttive - che riducono le entrate del bilancio dello Stato - sono in aumento di 430 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022 (3,6 percento).

Nei primi cinque mesi del 2023 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 192.073 milioni di euro (+6.178 milioni di euro, +3,3 percento). Le entrate relative alle imposte dirette risultano pari a 100.185 milioni di euro (+4.012 milioni di euro, +4,2 percento); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 91.888 milioni di euro (+2.166 milioni di euro, +2,4 percento). Tra le entrate derivanti dalle imposte dirette, il gettito Irpef si è attestato a 87.736 milioni di euro (+6.170 milioni di euro, +7,6 percento) principalmente per effetto dell’aumento delle ritenute di lavoro Irpef (+5.906 milioni di euro, +7,5 percento). L’Ires è stata pari a 2.578 milioni di euro (+882 milioni di euro, +52 percento). Positivi sono gli andamenti delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+473 milioni di euro, +38,7 percento) e dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr e sui rendimenti dei fondi di previdenza (+591 milioni di euro). In flessione il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi e sulle ritenute su interessi e altri redditi di capitale (-401 milioni di euro, -8,9 percento) e dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze per il risultato registrato a febbraio sul risparmio gestito derivato dai pesanti cali di mercato, concentrati soprattutto nella prima metà del 2022 (-2.046 milioni di euro, -95,8 percento). In diminuzione anche il gettito dell’imposta sostitutiva sul valore attivo dei fondi pensione per la forte contrazione dei rendimenti registrata nel 2022 (-1.921 milioni di euro, -93,8 percento). Tra le imposte indirette, le entrate Iva ammontano a 63.773 milioni di euro (+2.086 milioni di euro, +3,4 percento): 55.595 milioni di euro (+2.643 milioni di euro, +5 percento) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 8.178 milioni di euro (-557 milioni di euro, -6,4 percento) dal prelievo sulle importazioni. In flessione risulta il gettito dell’imposta di bollo (-855 milioni di euro, -22,1 percento). In crescita il gettito dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) (+964 milioni di euro, +12,3 percento).

INCASSI DA ATTIVITÀ DI ACCERTAMENTO E CONTROLLO - Nel periodo gennaio-maggio 2023 il gettito relativo agli incassi da attività di accertamento e controllo è pari a 4.558 milioni di euro e registra una variazione negativa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-484 milioni di euro, -9,6 percento). In flessione risulta la componente relativa alle imposte dirette (-669 milioni di euro, -23,2 percento) per il versamento straordinario effettuato nel mese di marzo dello scorso anno da un grande contribuente. In crescita la componente relativa alle imposte indirette (+185 milioni di euro, +8,6 percento).

LE ENTRATE TRIBUTARIE DEGLI ENTI TERRITORIALI - Le entrate tributarie degli enti territoriali nei primi cinque mesi del 2023 ammontano a 13.200 milioni di euro e registrano una crescita rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+1.423 milioni di euro, +12,1 percento). In aumento le entrate Irap (+866 milioni di euro, +16,3 percento) legate all’incremento dei versamenti per l’Irap privata (+355 milioni di euro, +44,3 percento) e per Irap pubblica (+511 milioni di euro, +11,3 percento) interessata dai rinnovi contrattuali definiti nel 2022.

LE POSTE CORRETTIVE - Le poste correttive nel periodo gennaio-maggio 2023 sono risultate pari a 12.358 milioni di euro, in crescita rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (+430 milioni di euro, +3,6 percento). In flessione le compensazioni relative alle imposte dirette (-334 milioni di euro, -9,8 percento) e quelle riferite agli enti territoriali (-4 milioni di euro, -4,2 percento). In aumento le compensazioni relative alle imposte indirette (+768 milioni di euro, +9,1 percento).

LE ENTRATE TRIBUTARIE DEL BILANCIO DELLO STATO (INCASSI) - Le entrate tributarie del bilancio dello Stato incassate nel periodo ammontano a 193.106 milioni di euro, in crescita di 11.549 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022 (+6,4 percento). In aumento gli incassi delle imposte dirette (+6.112 milioni di euro, +6,6 percento) tra i quali va segnalata la crescita del gettito dell’Irpef (+9.180 milioni di euro, pari a +11,9 percento) influenzata dall’aumento dei versamenti in conto residui, registrati nel mese di aprile 2023 e riferiti alla componente delle ritenute dipendenti statali, pari a 2.964 milioni di euro a fronte di versamenti che, ad aprile 2022, erano risultati pari a 58 milioni di euro. Al netto di tali versamenti in conto residui, il gettito delle imposte dirette registra un aumento di 3.206 milioni di euro (+3,5 percento) e il gettito Irpef di 6.274 milioni di euro (+8,2 percento). La variazione è positiva anche per gli incassi delle imposte indirette (+5.437 milioni di euro, +6,1 percento). Anche in questo la crescita del gettito dell’Iva (+5.658 milioni di euro, pari a +9,2 percento) è trainata dall’aumento dei versamenti in conto residui, riferiti alla componente degli scambi interni, registrati nel mese di gennaio 2023, pari a 3.658 milioni di euro, a fronte di versamenti che, nel gennaio 2022, erano risultati pari a 820 milioni di euro. Al netto dei versamenti in conto residui, il gettito delle imposte indirette registra un aumento di 2.599 milioni di euro (+3 percento) e il gettito Iva di 2.820 milioni di euro (+4,6 percento).

Altri articoli su

Articoli correlati