Gregni (Egp-Fipe): 'Riordino gioco, puntare su qualificazione punti vendita'
Elisabetta Gregni (Egp Fipe) in audizione alla commissione Antimafia della Lombardia sottolinea l'urgenza del riordino del gioco fisico.
Scritto da Fm
Palazzo Regione Lombardia - Foto tratta dal sito della Regione Lombardia
“Il sistema concessorio è un riferimento per gli esercenti per essere parte di un quadro di regole e di controlli ben strutturato e chiaro. Esiste sempre un rischio di esposizione degli esercenti stessi ad offerte illegali o non regolari, nelle quali possono essere indotti da organizzazioni criminali al fine di ottenere entrate aggiuntive alle loro attività principali. La continua evoluzione tecnologica - e l’elevata tassazione di prodotti oggetto di emersione oltre 20 anni fa (come gli apparecchi da gioco e le scommesse sportive) assieme alle limitazioni introdotte dalle normative regionali e comunali – ha generato e genera tuttora, continue offerte non regolamentate, alcune delle quali terminali di organizzazioni criminali”.
A rilevarlo è Elisabetta Gregni, audita in rappresentanza di Egp Fipe Confcommercio in tema di gioco con vincita in denaro con anche in rapporto con la criminalità organizzata dalla commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità del consiglio regionale della Lombardia nel pomeriggio di ieri, 10 ottobre.
Gregni quindi prosegue: "Questa è una delle ragioni che ha portato alla crescente dimensione dei giochi proposti online, una consistente parte dei quali si appoggiano per le 'ricariche' dei conti di gioco proprio sui punti vendita di gioco fisico. Per queste ragioni, è molto importante il percorso di 'riordino' oggi sui tavoli del Governo, della Conferenza unificata e del Parlamento. Quest’ultimo ha già delineato regole più rigide per l’offerta di giochi online nei punti fisici ed i relativi flussi finanziari (in particolare limiti all’uso del contante presso i punti vendita ricarica giochi online)."
"Questo riordino, a nostro avviso, deve essere completato quanto prima e per quanto riguarda la qualificazione dell’offerta nei punti vendita: con l’estensione agli esercenti di requisiti soggettivi ed organizzativi più solidi; una chiara identificazione dei punti nei quali si esercitano le concessioni (analogamente alla 'T' delle tabaccherie od alla 'B' delle sale bingo, unico caso già esistente per le reti giochi) per distinguere anche visivamente l’offerta legale e focalizzare i controlli maggiormente sui luoghi non appartenenti alle reti date in concessione; una più coerente legislazione nazionale sulla formazione degli esercenti alla legalità ed alla tutela del consumatore (con effetti più concreti rispetto a quelli finora raggiunti anche nella prevenzione delle dipendenze). Tutti questi, sono obiettivi che Fipe - Confcommercio auspica e sollecita per difendere ed ampliare il perimetro della legalità nei territori”.