Roma - Nel settore del gioco pubblico l'innalzamento dei livelli di controllo e dell'azione di contrasto all'illegalità realizzato nel corso del 2021 in stretto coordinamento col CoPReGI (il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale) ha reso possibile un cospicuo aumento della raccolta. Secondo stime preliminari, nel 2022 tale aumento dovrebbe attestarsi intorno al 30 percento, per un controvalore complessivo di circa 135-140 miliardi di euro, record assoluto nella storia dell'Agenzia.
Il dato emerge dalla lettura del Libro blu dell'Agenzia delle accise, dogane e monopoli (il report che espone i risultati conseguiti nei settori di competenza), presentato oggi, 26 ottobre, a Roma. e relativo al 2021.
Quanto al gettito complessivo, su un totale di 73,08 miliardi di euro, 8,41 arrivano dal gioco a titolo di prelievo erariale, utile erariale e imposta unica.
I CONTROLLI - Parlando di vigilanza, l'indice di presidio del territorio (il rapporto tra il numero di esercizi controllati, per tutti gli ambiti del gioco, e il numero degli esercizi censiti sui sistemi Adm); l'imposta accertata è di 94,47 milioni, 3.069 le sanzioni irrogate, 10.874 gli esercizi controllati, 197 i siti web inibiti in quanto privi delle autorizzazioni previste.
Confrontando i dati del 2021 con quelli del 2020 si rileva un decremento dei siti web inibiti pari al 33,67 percento. Tale dato è in parte attribuibile al crescente utilizzo dei social network come canale di promozione alternativo ai siti web e-commerce per la pubblicazione di contenuti illegali o l’offerta di giochi. A tal proposito, l’Agenzia ha inviato comunicazioni formali ai gestori di tali risorse web per la rimozione dai social network e dalle piattaforme per il commercio elettronico delle offerte con contenuto illegale pubblicate dai singoli utenti.
L’imposta accertata nel 2021, frutto dell’attività di contrasto all’evasione delle imposte nel settore Giochi, fa registrare un aumento del 7,60 percento rispetto al 2020. La riduzione del numero di sanzioni irrogate dal 2019 ad oggi è dovuta alla progressiva conoscenza del territorio da parte del personale Adm, che ha consentito di diminuire il numero di controlli e allo stesso tempo di aumentarne la qualità e il relativo tasso di positività.
Analizzando i dati territoriali relativi all’imposta accertata nel 2021, si evidenzia un valore nettamente superiore nelle regioni Sicilia, Emilia-Romagna, Campania, Calabria e Lazio. Ciò fa pensare sia ad una maggiore incidenza di fenomeni criminosi nell’ambito del gioco, circostanza che ha determinato una maggiore positività dell’esito dei controlli, sia ad attività di controllo più mirate. La conoscenza delle sedi legali dei soggetti giuridici sottoposti ad accertamento ha permesso al personale Adm di condurre specifici controlli sui soggetti che operano sia all’estero che nel mercato nazionale, facendo registrare risultati significativi.
Nel 2021, il numero dei controlli a livello nazionale è maggiore rispetto ai dati del 2020, mentre confrontando lo stesso dato con quello del 2019 si denota una diminuzione del 68,86 percento. Tale diminuzione è stata condizionata principalmente dal protrarsi della situazione emergenziale da Covid-19 per quasi tutto il primo semestre.
Nel 2021, il numero dei controlli sugli esercizi nel settore scommesse ha continuato a registrare una diminuzione del 2,04 percento rispetto al 2020, riduzione già evidente nell’anno precedente dovuta alla situazione emergenziale e alla chiusura degli esercizi oltre che alla diminuzione del personale in presenza presso gli Uffici dei Monopoli.
Nel 2021, rispetto all’anno precedente, emerge un incremento delle persone denunciate all’Autorità Giudiziaria (da 19 a 194), così come per le richieste di misure cautelari (da 2 a 12), il numero delle violazioni amministrative di competenza Adm (da 60 a 145) e le violazioni penali riscontrate (da 30 a 72).
A livello regionale si evidenzia il tasso di positività dei controlli registrato nel Lazio (passato dal +13,27 percento nel 2020 al +29,89 percento nel 2021) dovuto, in larga parte, agli esiti delle attività condotte in collaborazione con le forze di polizia nell’ambito delle operazioni di controllo predisposte e organizzate dal CoPReGI nel 2021.
L’imposta accertata nel 2021, ha fatto registrare un aumento del 6,91 percento rispetto al 2020, confermando un andamento crescente dell’attività di contrasto all’evasione delle imposte nel settore delle scommesse. Differentemente, l’ammontare delle sanzioni tributarie ha registrato un calo del 56,75 percento rispetto al 2020.
L’attività di verifica a livello nazionale sugli esercizi del settore Apparecchi, nella prima parte del 2021 ha risentito delle limitazioni imposte dalla pandemia e dalla chiusura delle attività di gioco che hanno portato ad una compressione dei controlli in loco del 5,79 percento rispetto al 2020.
In generale, sono state effettuate attività di controllo per assicurare il rispetto della sospensione della Raccolta di gioco, disposta nel periodo emergenziale, tramite la lettura dei dati degli Apparecchi.
Rispetto all’anno precedente, si registra un calo del numero di sequestri penali, del numero di persone segnalate (35,40 percento) e di alcune delle tipologie di violazioni riscontrate, come le violazioni amministrative irrogate non da Adm (36,78 percento) a fronte di un notevole aumento degli atti di accertamento (50,66 percento), delle violazioni penali (42,59 percento) e delle persone denunciate all’Autorità giudiziaria (40,35 percento).
Nel 2021 i controlli nel settore Apparecchi hanno fatto registrare un aumento, rispetto al 2020, del 12,03 percento per l’imposta accertata, e un forte calo, del 66,14 percento per l’importo delle sanzioni amministrative.
LA RIPRESA DOPO IL COVID - Nel 2021, tutti i valori del settore Giochi hanno registrato una crescita rispetto al 2020, confermando una buona ripresa dall'emergenza sanitaria da Covid-19: +25,98 percento per la raccolta, +27,06 per le vincite, +19,60 percento per la spesa e +16,20 percento per l'Erario.
Fra le componenti del gettito: 2.308,53 milioni di euro arrivano dalle Awp, 735,19 dalle Vlt, 1.739,21 dalle lotterie, 1.127,12 dal Lotto, 471,82 dai giochi numerici a totalizzatore, 1.092,57 dalla voce “altri giochi”.
Tale incremento è dovuto, soprattutto, all’allentamento delle misure restrittive nella seconda metà dell’anno e alla riapertura degli esercizi fisici. Da sottolineare come, il rapporto fra vincite e raccolta sia aumentato fra il 2020 e il 2021 passando dall’85,3 percento all’86,06 percento, nonostante nello stesso periodo il pay-out degli apparecchi da intrattenimento si sia, viceversa, abbassato passando dal 74,2 percento al 73,9 percento, a testimonianza di un lento e graduale cambiamento delle abitudini dei giocatori che si spostano su altre tipologie di gioco con pay-out più remunerativi rispetto agli apparecchi da intrattenimento.
A questo fenomeno corrisponde un rapporto inverso fra Erario e raccolta. Nel 2019, infatti, il rapporto era pari al 10,28 percento; mentre, nel 2021, tale rapporto si è notevolmente abbassato, facendo segnare un valore del 7,56 percento.
Tale dato evidenzia il passaggio dei giocatori su giochi con imposizione più bassa e, quindi, consolida la precedente osservazione su un graduale abbandono del gioco tramite apparecchi da intrattenimento, oggetto, invece, di un prelievo erariale maggiore.
Analizzando il contributo all’Erario delle diverse tipologie di gioco fisico e a distanza, nel 2021, si evidenzia come il settore degli apparecchi da intrattenimento (Awp e Vlt) rappresenti il 36,20 percento delle entrate totali, rispetto al 44,68 percento del 2020.
Il fenomeno è sicuramente in parte dovuto alla sospensione della raccolta, avvenuta per oltre 5 mesi nel corso del 2021 a causa dell’emergenza pandemica, sospensione che non ha riguardato altri ambiti di gioco. Ciononostante, il gettito derivante dagli apparecchi da intrattenimento continua a rappresentare la fetta più importante del gettito erariale. Il contributo all’Erario per la voce “Altro” evidenzia un aumento dal 13,51 percento nel 2020 ad un contributo del 14,62 percento nel 2021.
Le scommesse sportive a quota fissa, ricomprese nella categoria “Altro”, rappresentano il 38,73 percento delle entrate erariali registrate nel 2021 (423,13 milioni di euro su 1.092,57 milioni di euro).
Come gli scorsi anni, anche nel 2021 si è continuato a registrare un aumento del contributo erariale del “Betting exchange”, una particolare tipologia di gioco, offerto da pochi concessionari per una categoria specifica di giocatori appassionati a questo tipo di scommessa.
I valori del “Poker cash” mostrano una diminuzione nel 2021 rispetto al 2020, da un contributo pari a 20,67 milioni di euro nel 2020, a 17,81 milioni di euro nel 2021.
RACCOLTA GIOCO FISICO VS GIOCO A DISTANZA - Grazie alla riapertura dei punti gioco sul territorio, la raccolta del gioco fisico (ad es. derivante Awp e Vlt) nel 2021 registra una crescita del 12,68 percento rispetto a quella del 2020, dovuta principalmente a determinate tipologie di gioco: 48,36 percento per le "Lotterie", 30,20 percento per il "Lotto" e 30,05 per i "Giochi numerici a totalizzatore".
La raccolta del gioco a distanza aumenta ancora del 36,53 percento rispetto al 2020 con un incremento del numero dei conti di gioco aperti durante l'anno.
Dall’analisi emerge che, nel corso del 2021, la fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni fa registrare il maggior numero di conti di gioco aperti (1.360.612). All’interno di tale fascia d’età, si evidenzia una forte maggioranza di uomini (84,45 percento) rispetto alle donne.