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Mic: anche per i videogame il fondo da 115 milioni per l'innovazione e la transizione digitale

24 ottobre 2022 - 13:22

Sarà utilizzabile anche da imprese che sviluppano videogame il progetto finanziato dal Pnrr che assegna contributi a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese operanti nei settori culturali e creativi.

Scritto da Daniele Duso
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Sui documenti l'acronimo è Tocc, Transizione digitale organismi culturali e creativi, e racchiude uno dei principali progetti che il Mic, il ministero della Cultura, promuove in Italia e in Europa.

Il progetto si chiama Ngeu, che sta per Next generation Eu, finanziato dai fondi destinati al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che consiste nell’erogazione di contributi a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi per favorire l’innovazione e la transizione digitale.

La direzione generale Creatività contemporanea del ministero della Cultura ha lanciato il 20 ottobre scorso l’avviso pubblico relativo al Progetto Ngeu, per il quale sono stati stanziati 115 milioni (dei 155 complessivamente stanziati) dedicati nello specifico al “Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale”. Ogni proposta potrà essere presentata a partire dalle ore 12:00 del 3 novembre 2022 ed entro e non oltre le ore 18:00 del 1° febbraio 2023 esclusivamente attraverso il sito www.invitalia.it.

L’avviso pubblico, come si legge nella pagina del ministero dedicata al progetto, "ha come obiettivo quello di favorire l’avanzamento del livello di maturità tecnologica delle organizzazioni culturali e creative italiane e renderle competitive a livello internazionale in termini di offerta culturale digitale; di favorire la creazione di reti tra diverse organizzazioni creative, improntate alla sperimentazione digitale consapevole; di creare e implementare, in termini di fruizione digitale e tecnologica, strumenti innovativi, efficaci, esportabili e competitivi sia del patrimonio culturale sia di espressioni e di prodotti della creatività contemporanea; di incentivare il rinnovamento digitale dei presidi culturali e utilizzare le nuove tecnologie per rendere accessibili i contenuti culturali e le complessità legate al territorio, anche in termini di percezione del patrimonio e di miglioramento della qualità della vita attraverso la creatività contemporanea; di favorire l’integrazione all’interno delle dinamiche collettive e l’inclusione della cittadinanza attiva nell’ambito dell’accesso alla cultura, in particolare nelle aree marginali; di incentivare la stabile collocazione di figure professionali in ambito culturale formate in termini di competenze tecnologiche e informatiche, da impiegare in modo continuativo all’interno dei presidi culturali".

Gli ambiti di attività riguardano musica; audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); moda; architettura e design; arti visive (inclusa fotografia); spettacolo dal vivo e festival; patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei); artigianato artistico; editoria, libri e letteratura; area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

Per ulteriori informazioni si può visitare la pagina dedicata collegata al sito del ministero della cultura, contattare il numero verde 848.886.886 oppure accedere al sito web www.invitalia.it/contatti, delll’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a., di proprietà del ministero dell'Economia, creata per gestire tutti gli incentivi nazionali che favoriscono la nascita di nuove imprese e le startup innovative.

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