Paper I-Com, Minenna (Adm): ‘Testo unico e riforma fiscale per dare un futuro al comparto del gioco’
Alla presentazione del paper di I-Com, Minenna (Adm) sottolinea l'urgenza di una riforma sostenibile del gioco che comprenda online, esports ed e-games, contrastando quello illegale e minorile.
Roma - “La fiscalità ha un ruolo più che rilevante sulla creazione di una riforma sostenibile del gioco. Come pure la creazione e di un testo unico del gioco pubblico che è un qualcosa che come come Agenzia auspichiamo e chiediamo da tempo. Ma ogni riforma dovrà tenere conto del progresso tecnologico e dello sviluppo di nuovi sistemi e paradigmi”.
Lo sottolinea il direttore generale dell'Agenzia dogane e monopoli, Marcello Minenna, alla presentazione del paper dal titolo "La sfida di una fiscalità sostenibile per lo sviluppo e l'innovazione del gaming in Italia" elaborato dall'istituto per la Competitività (I-Com), tenutasi oggi, 1° dicembre, nel corso di un dibattito promosso insieme a International game technology (Igt) a Roma.
Minenna quindi chiarisce la sua visione: “Penso per esempio agli esports ed e-games, che rappresentano scenari in cui il gioco assume valore competitivo con gare che vengono sottoposte a premi anche milionari nel mondo e che non possono quindi sfuggire a una regolamentazione come avviene oggi. Ma penso anche a tutte le altre forme di gaming anche online o tramite App o alle nuove frontiere come quelle della realtà aumentata o virtuale.
Il mercato del gaming non deve essere considerato come qualcosa di diverso rispetto ad altri settori dell’economia perché anzi segue gli stessi trend tecnologici. Per esempio non è dissimile il suo funzionamento rispetto a quello del trading online”.
Per quanto riguarda gli interventi da ritenere prioritari secondo il Dg c’è sicuramente la creazione dell’albo unico degli operatori del gioco, oltre alla revisione delle regole di ingresso nel settore che devono essere aperte e non ristrette per un efficace contrasto dell’illegalità. Oltre a un rafforzamento del contrasto di gioco ai minori e un ammodernamento delle regole che riguardano anche l’accesso al gioco dei residenti all’estero che rappresentano tutti ambiti da presidiare per rafforzare il sistema di controllo”.
“È il modello di governance che va rinnovato – rimarca Minenna - e credo anche che i tempi siano maturi e che si possa andare in quella direzione, rispetto alla quale anche l’industria sarebbe favorevole”.
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