Abodi (ministro Sport e giovani): 'Gioco, proteggere il legale dall'illegale'
Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, ribadisce la necessità di fare differenza tra il gioco lecito e illecito e di proteggere il primo per contrastare meglio la ludopatia.
Scritto da Redazione
© Andrea Abodi - Pagina Facebook
"La ludopatia? Voglio fare alcune considerazioni di premessa. Proprio per l'impatto sociale di questa dipendenza che si associa ad altro, bisogna affrontarla con metodo. Primo elemento, avidità e azzardo non vanno sullo stesso piano. Secondo elemento, va fatta differenza tra lecito e illecito. I siti legali hanno una concessione da parte dello Stato, sono tracciati e contingentati".
Parola di Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, che ha ribadito il concetto nel corso del suo intervento al convegno online "Evoluzione demografica: il ruolo dello sport", organizzato da PwC Italia oggi, 13 novembre.
Il ministro, riprendendo il caso ormai noto dei calciatori italiani che hanno scommesso o giocato su piattaforme illegali, rimarca: "Il calciatore non può scommettere sul calcio, quello che è successo in queste settimane è che non solo scommettono, ma anche su siti illegali. Su quelli legali non possono perché bisogna dare il codice fiscale e si viene identificati. Non ho la formula magica, per contrastare questa patologia oltre la prevenzione dobbiamo cercare di proteggere il legale dall'illegale".