“Le conclusioni di mandato dell’Osservatorio del ministero della Salute sul gioco d’azzardo. Sette tesi per la regolazione e lo sviluppo dei servizi sociosanitari”. Questo il titolo di un incontro online promosso da Alea - Associazione per lo studio del gioco d'azzardo e dei comportamenti a rischio.
Tre anni d’intensa e accurata attività di analisi e monitoraggio hanno portato tutto l’Osservatorio a indicare un quadro coerente di regole, contenuti e missioni per la presa in carico del Disturbo da gioco d’azzardo (Dga). A parlare delle conclusioni del documento è stato il sociologo Maurizio Fiasco, past president di Alea e componente dell’Osservatorio.
“Il documento è stato definitivamente approvato quest’anno, ma non è stato divulgato", spiega all'agenzia di stampa Sir - Servizio informazione religiosa Maurizio Fiasco. "Anche per questo abbiamo preso l’iniziativa almeno di presentarlo: per evitare che resti lettera morta”.
Il documento presenta delle raccomandazioni. Innanzitutto, viene precisato che“le quattro grandi aree della questione del gioco d’azzardo, nelle proporzioni che è venuto maturando quale consumo di massa, devono conoscere una rigorosa gerarchizzazione in base al valore pubblico primario, ovvero nell’ordine: la salute e la coesione sociale; la sicurezza pubblica; la fiscalità; l’attività d’impresa”.
Sugli aspetti sociosanitari, gli esperti dell’Osservatorio chiedono che “si proceda all’aggiornamento delle Linee d’azione sul Dga per tutto l’arco delle attività assistenziali, dal trattamento del sintomo alla condizione della rete primaria (famiglia e congiunti prossimi). Tale aggiornamento è coerente con la formulazione del Protocollo diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) richiesto nei Lea (prevenzione, presa in carico, terapia e assistenza al paziente e alla sua rete familiare)”.
In tema di Pdta sottolineano “la necessità di prevedere forme di specifico supporto (anche legale) per le problematiche di indebitamento/sovraindebitamento e tutela della qualità di relazioni intrafamiliari e salute psicologica, come pure un supporto civilistico e penalistico per le problematiche gambling correlate in questi ambiti (ad esempio, tutela del patrimonio, reati commessi, ecc.), dei giocatori con Dga e dei loro familiari”.
Gli esperti spiegano che “le Linee d’azione attualmente in essere, riscritte dal ministero a seguito della trasmissione di un elaborato predisposto dai componenti dell’Osservatorio nel precedente mandato, necessitano di essere urgentemente aggiornate e approfondite” perché “la ricerca specifica sta arricchendo costantemente con sempre nuove evidenze i profili diagnostici, trattamentali e preventivi attinenti al Dga, ed è pertanto necessario allinearsi alle moderne conoscenze scientifiche accreditate a livello internazionale con Linee di azione aggiornate”.
Quando si avrà un nuovo Osservatorio? “Sui tempi della ricostituzione, non si sa – risponde Fiasco -. Perché la sequenza per arrivare al nuovo Osservatorio prevede la firma del decreto interministeriale (Salute e Mef); probabile selezione dei componenti (stavolta si pensa a un avviso pubblico, che comporterà almeno un mese per rispondere, seguito dalla graduatoria da pubblicare); decreto del direttore di prevenzione sanitaria.
Il rischio è dunque che passino molti mesi e nel frattempo il Governo o il Parlamento deliberino senza tener conto delle indicazioni dell’organismo consultivo (cioè dell’Osservatorio).
In pratica, il collegio degli esperti – chiamati a coadiuvare il ministro della Salute – afferma alcuni concetti; il Governo ne emana degli altri confliggenti”.