Sono 172 in totale le nuove partite Iva aperte nel settore delle “attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco” nei primi tre mesi del 2023. È quanto emerge dall’aggiornamento dei dati dell’Osservatorio sulle partite Iva pubblicato dal ministero dell’Economia e delle finanze.
Scendendo nei dettagli, sono 59 quelle inaugurate a gennaio (registrando un 47,50 percento in più rispetto allo stesso mese del 2022), 50 a febbraio (-1,96 percento rispetto allo stesso mese del 2022) e 63 a marzo (-5,97 percento rispetto allo stesso mese del 2022).
Ampliando lo sguardo a tutti i settori, nel primo trimestre 2023 sono state aperte 177.725 nuove partite Iva, con una flessione del 6,4 percento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
La distribuzione per natura giuridica mostra che il 75,1 percento delle nuove aperture è stata avviata da persone fisiche, il 19,1 percento da società di capitali, il 3 percento da società di persone.
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 48,9 percento delle nuove aperture è localizzata al Nord, il 21,1 percento al Centro e il 29,8 percento al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia maggiori flessioni in Basilicata (-24,7 percento) e Sardegna (-15,8 percento). Variazioni positive si registrano in Val d’Aosta (+15,2 percento) e in Friuli V.G. (+2,6 percento).
La classificazione per settore produttivo evidenzia che il maggior numero di avviamenti di partite Iva ha interessato le attività professionali con il 21,7 percento del totale, seguite dal commercio (16,2 percento) e dalle costruzioni (10 percento). Tra i settori produttivi principali quelli che, rispetto al primo trimestre del 2022, hanno fatto registrare i maggiori incrementi sono alloggio e ristorazione (+13,8 percento), trasporti e magazzinaggio (+9,4 percento) e altri servizi (+7,7 percento).
Per quanto riguarda le persone fisiche, la quota di nuove partite Iva aperte dalle donne ha raggiunto il 40,7 percento. Il 50,7 percento invece è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 30,2 percento da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni.
Nel primo trimestre 2023 sono stati 96.761 i soggetti che hanno aderito al regime fiscale forfetario, pari al 54,4 percento del totale delle nuove aperture.