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Economia illegale ed evasione, Mef: 'Nel 2023 recuperati 121,15 milioni nel gioco'

08 ottobre 2024 - 17:53

Nella Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva del ministero di Economia e finanze focus sui controlli nel gioco di Adm e Gdf.

Scritto da Redazione

© Markus Winkler / Unsplash

Largo spazio al gioco – ai controlli e al contributo all'Erario, in primis – nella Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva anno 2024 pubblicata dal ministero dell'Economia e delle finanze.

Cominciamo dal gettito.

Per il settore giochi fra i risultati conseguiti dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli in materia di contrasto all'evasione si registra un extra-gettito (imposta accertata) pari a 121,15 milioni di euro e un extra-gettito (sanzioni tributarie e amministrative) di 169,01 milioni di euro.

Nel 2023, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha registrato un introito erariale complessivo di circa 86 miliardi di euro, con una crescita che si attesta intorno all’8,45 percento rispetto al 2022, si legge nella Relazione del Mef. Di questi 11,6 provengono dal gioco.​ Nel 2021 erano 8,4 miliardi, nel 2022 11,2. Il totale relativo all’Erario comprende il versamento delle somme giacenti sui conti di gioco online non movimentati per 3 anni (cosiddetti “conti dormienti” pari a 7,81 milioni di euro per l’anno 2023) e l’imposta relativa al Dl n. 50/2017 sulle vincite e la quota aggiuntiva prevista dall’art. 1, c. 649, legge n. 190/2014 (1.147,10 milioni di euro per l’anno 2023).

ADM, I DATI SUI CONTROLLI NEI GIOCHI – Nella Relazione inoltre il Mef concentra l'attenzione anche sull'attività di vigilanza sui giochi esercitata da Adm. Ecco cosa si legge in proposito: “L’Agenzia delle dogane e dei monopoli esercita il controllo statale nel settore dei giochi, garantendo gli interessi dell’Erario attraverso la riscossione dei tributi e regolamentando puntualmente i vari ambiti di gioco. In questo contesto, l’Agenzia si impegna a proteggere i cittadini mediante una capillare attività di vigilanza e controllo sul territorio, al fine di contrastare il gioco illegale e il gioco minorile.

Di particolare rilevanza è l’attività del Copregi (Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori), che vede la collaborazione tra Adm, Guardia di finanza, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri per l’attuazione di un piano di controlli su tutto il territorio nazionale.

Nel corso dell’anno 2023 l’Agenzia ha conseguito i seguenti risultati: obiettivi controllati 580 (punti raccolta scommesse, sale Vlt, esercizi commerciali generalisti con presenza di Awp, nonché esercizi commerciali che effettuano servizi per conto di concessionari per il gioco a distanza); punti di vendita di scommesse non autorizzati scoperti 15; apparecchi Awp irregolari sottoposti a sequestro 88; totem per la connessione a siti di gioco irregolari 21; numero sanzioni amministrative irrogate 173; ammontare sanzioni da irrogare 12.178.000 euro; oggetti deferiti all’Autorità giudiziaria 42. L’attività di vigilanza dell’Agenzia si articola attraverso diverse tipologie di controllo, garantendo un monitoraggio efficace e puntuale. In particolare, il numero di esercizi controllati nel 2023 per il settore giochi è pari a 19.894.

L’indice di presidio del territorio è pari al 19,89 percento e può essere definito come il rapporto tra il numero di esercizi controllati (per tutti gli ambiti del gioco) e il numero degli esercizi censiti sui sistemi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. L’attività di contrasto all’evasione dell’imposizione del settore Giochi ha portato al recupero di 121,15 milioni di euro nel 2023. Nell’arco del biennio 2022-2023 si osserva un aumento del numero di sanzioni irrogate collegato ad un crescente presidio sul territorio da parte del personale dell’Agenzia”.

 

L'ATTIVITÀ E LE SANZIONI DELLA GUARDIA DI FINANZA – Secondo quanto riportato dal ministero dell'Economia e delle finanze, “il settore dei giochi e delle scommesse continua a registrare infiltrazioni della criminalità organizzata, che vede in questo comparto un veicolo per rafforzare il controllo del territorio e riciclare i proventi di altre attività criminali (traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, usura, ecc.). Le principali modalità di utilizzo del settore a fini di riciclaggio sono la gestione di società che offrono scommesse e servizi di gioco, ubicate presso paradisi societari e fiscali. Per quanto concerne le tradizionali metodologie di frode, oltre all’utilizzo di una 'doppia scheda', si registra sempre più di frequente il ricorso a software non autorizzati e l’utilizzo di piattaforme per la gestione 'da remoto' degli apparecchi, sovente ubicate in Stati esteri. Continuano a proliferare punti di raccolta 'misti', centri legali che permettono di effettuare scommesse su circuiti illegali, e la diffusione di apparecchi terminali c.d. 'totem'.

In questo quadro generale, la Guardia di finanza adotta un approccio multidisciplinare, volto a verificare il corretto adempimento delle prescrizioni recate dalle vigenti disposizioni fiscali, antiriciclaggio e di pubblica sicurezza, allo scopo di tutelare gli attori della filiera regolare del gioco dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di garanzie. Le attività ispettive e le indagini a contrasto del gioco illegale e irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per oltre 6 milioni di euro, di denunciare 327 soggetti, di scoprire 248 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per oltre 483,8 milioni di euro”.

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