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Report Sapar marzo 2024: ‘Awp tutelano il giocatore ma la pressione fiscale si è inasprita’

26 marzo 2024 - 11:46

Secondo il report pubblicato dal Sapar intitolato ‘Il mercato del gioco pubblico – dati e analisi del settore dei giochi’ gli apparecchi Awp sono quelli che tutelano maggiormente il giocatore ma la pressione fiscale si è inasprita negli ultimi tempi.

Scritto da Redazione

In Italia il gioco fisico supera ancora l’online nel gettito fiscale. È quanto fuoriesce dalla ricerca condotta dall’Associazione nazionale gestori gioco di stato (Sapar) dal titolo “Il mercato del gioco pubblico – dati e analisi del settore dei giochi. Tutto questo è dovuto soprattutto a un trattamento fiscale molto diverso che penalizza le Awp, considerate in questo studio come gli apparecchi che tutelano maggiormente i giocatori.

Come si legge nel testo infatti il gioco online “attualmente garantisce allo Stato un gettito di molto inferiore a quello degli apparecchi (1 miliardo contro i 5.6 derivante dagli apparecchi) anche in quanto è interessato da un criterio di tassazione differente rispetto al gioco fisico (sul margine invece che sulla raccolta). Tale tipologia di gioco tuttavia, come evidenziato anche dall'ultimo rapporto del Moige (Movimento italiano genitori), è la più diffusa tra i minori e ovviamente sfugge ai controlli invece presenti sul gioco fisico. Si aggiunga che il gioco online ha limiti di giocata e vincita molto più ampi ad esempio delle Awp. Ciononostante è una forma di gioco che ha un trattamento fiscale molto diverso ed agevolante rispetto alle Awp in quanto la tassazione è sul margine e non sulla raccolta delle giocate. In altri termini lo Stato sembra agevolare una forma di gioco che è molto meno controllabile rispetto al gioco fisico.”

A questo bisogna aggiungere anche che tali dati “vanno analizzati anche tenendo conto del fatto che la tassazione del gioco in Italia non è uniforme per le diverse tipologie di gioco. Per alcuni giochi, ad esempio gli apparecchi Awp, è prevista l'applicazione di un'imposta (Preu) sul volume di raccolta (il totale delle giocate), per altri, ad esempio i gratta e vinci, l'imposizione opera sul margine (differenza tra giocate e vincite). Anche sotto questo punto di vista il settore apparecchi da gioco appare di grandissima importanza per gli interessi pubblici: la tassazione effettiva rispetto al margine è pari al 74 percento.”

Nella tabella in basso riportiamo i dati che riguardano la spesa nei giochi dove si evince come l’online abbia avuto una crescita senza precedenti rispetto al fisico che invece ha avuto una discesa piuttosto evidente.

 

 

La ricerca condotta dal Sapar non riguarda soltanto i numeri ma sottolinea delle differenze importanti tra le Vlt e gli apparecchi da gioco newslot o Awp. Secondo lo studio sono queste ultime quelle che tutelano più il giocatore. Ciò è dimostrato dall’introduzione all’interno dell’apparecchio “di una moneta del valore massimo di €.2,00 a partita, assolvendo in pieno alla funzione di gioco di puro intrattenimento, garantendo maggiore gettito all’erario, maggiori livelli occupazionali.”

Nella parte finale viene sottolineato come “il nostro settore allo stesso tempo è quello maggiormente aggredito da politiche proibizionistiche e da interventi normativi repressivi quali il continuo aumento della tassazione, la riduzione dell’offerta, la limitazione degli orari e il rispetto di distanze di tutela da luoghi sensibili. Senza tener conto che, le imprese di gestione, oltre alla tassazione già descritta devono pagare anche le imposte sui redditi sui guadagni realizzati, con i livelli di tassazione insostenibili.” La tassazione infatti, ovvero l’aliquota Preu, dal 2015 al 2021 è passata dal 13 al 21 percento mentre il ritorno in vincita è sceso dal 75 al 64 percento.

Nello studio, dunque, viene evidenziato come “la contraddizione stridente del gioco pubblico è rappresentata dal fatto che negli ultimi anni si è inasprita la pressione fiscale sugli apparecchi Awp che sono quelli che continuano a garantire il maggior prelievo erariale. In altri termini si è utilizzato il settore per drenare risorse senza valorizzarlo adeguatamente sia come filiera che come offerta verso l'utenza.”

Alla luce di questo le richieste fatte dal Sapar sono diverse e si possono sintetizzare in sei punti. Si parte con “il riconoscimento del ruolo a livello giuridico del gestore all'interno della filiera del gioco di Stato in materia di apparecchi ex art. 110 del Tulps; uniformare le normative territoriali per quanto riguarda orari e distanze onde evitare la diffusione del gioco illegale; la complessiva riforma della tassazione che preveda il prelievo sul margine netto del cassetto dove lo Stato determini la percentuale minima e massima della vincita al fine di dare la possibilità al giocatore di una maggiore soddisfazione e gradimento nell'intrattenimento.

A questo aggiungiamo che “il settore dell’Amusement, sta vivendo un momento di riforma normativa che implica nuove assunzioni di responsabilità da parte degli operatori e che deve però essere accompagnato da un rilancio non solo economico che ne valorizzi l’aspetto sociale, ludico ed educativo; Promozione del gioco responsabile in sinergia con le associazioni impegnate su tale tematica nell'ottica della tutela del giocatore, dei minori e del gioco legale come garanzia di prevenzione del problema della ludopatia.”

Inoltre ultimamente “si assiste da qualche tempo alla indiscriminata chiusura dei conti correnti o al rifiuto di apertura di rapporti da parti delle banche verso le aziende del settore. Sostanzialmente è come se lo Stato da un punto di vista esiga la tracciabilità di ogni movimento nel settore del gioco e da un altro, attraverso il sistema bancario, non dia la possibilità alle aziende di operare con gli strumenti che la tracciabilità poi rendono possibile.”

In allegato riportiamo il testo integrale del documento. 

 

 

 

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