Tar Liguria respinge ricorso di azienda gioco: 'Nessun dubbio su competenze enti locali'
Secondo il tribunale regionale le restrizioni applicate dal Comune di Genova sono compatibili con il diritto dell’Unione europea 'in quanto giustificate da un interesse generale (la tutela della salute)'.
Scritto da Daniele Duso
Il Tar della Liguria respinge il ricorso di una sala scommesse contro il comune di Genova, che ha vietato la prosecuzione dell’attività negando il rilascio di autorizzazione all’installazione di alcune slot all'interno della sala.
Secondo il Tar, come si legge nella sentenza n. 01069/2022 del 12 dicembre, "non può essere messa in dubbio la competenza della Regione a disporre interventi per prevenire la 'ludopatia', tra cui anche l’attribuzione ai Comuni della competenza regolamentare di fissare distanze minime tra le sale da gioco e alcuni luoghi 'sensibili'; ed è evidente che, nel farlo, questa possa anche differenziare la posizione di coloro che già svolgano l’attività in questione e l’abbiano iniziata, investendovi, in un contesto normativo diverso, da quella di coloro che la intraprendono per la prima volta, anche considerato che, in linea generale, il 'fluire del tempo' rappresenta un elemento idoneo a giustificare un trattamento differenziato delle situazioni giuridiche (tra le tante, si v. Corte cost., sent. n. 92 del 2021)".
Respingendo i motivi del ricorso presentati dal legale della sala scommesse, la sentenza del Tribunale regionale spiega che le restrizioni applicate dal comune di Genova "appaiono inoltre compatibili con il diritto dell’Unione europea, in quanto giustificate da un interesse generale (la tutela della salute) e proporzionate allo scopo, nella misura in cui l’individuazione di determinati luoghi come 'sensibili' non risulti arbitraria (aspetto non censurato dalla parte attrice)".
Una sentenza che ricalca, dunque, l'analoga pronuncia della scorsa settimana del Tar Sicilia, in tal caso contro i limiti orari imposti dalla questura di Catania.