“Abbiamo detto che fermeremo il caos. E lo faremo. Abbiamo detto che volteremo pagina. E l'abbiamo fatto. Il lavoro del cambiamento inizia oggi.”
A pronunciare queste frasi è Keir Starmer, leader dei laburisti britannici e fresco trionfatore delle elezioni appena tenutesi nel Regno Unito, che hanno visto il suo partito conquistare il 33,8 percento dei preferenze e 411 seggi su un totale di 650.
Gli avversari conservatori, guidati dal premier uscente Rishi Sunak, incassano la loro disfatta più grande della loro storia: a loro vanno solo il 23,7 percento dei voti e119 seggi.
Ai Liberaldemocratici centristi di Ed Davey invece vanno il 12,2 percento delle preferenze e 71 seggi, mentre l'ultradestra di Reform UK di Nigel Farage si assicura quattro posti in Parlamento.
Risultati in cui ha fatto probabilmente la sua parte anche lo “scandalo scommesse” che ha travolto i Tories pochi giorni prima dell'appuntamento alle urne.
Come noto, alcuni fedelissimi di Suniak e candidati alle elezioni, essendo ben informati sui fatti avrebbero scommesso sulla data delle elezioni generali tre giorni prima dell'annuncio ufficiale che l'ha poi fissata al 4 luglio, finendo quindi sotto inchiesta e poi sospesi e depennati dalla lista delle candidature.
E il gioco, o meglio la sua riforma, dovrebbe essere anche fra i punti d'attenzione del nuovo Governo laburista, visto che nel manifesto diffuso all'avvio della campagna elettorale, intitolato efficacemente “Change”, il partito si è “impegnato a ridurre i danni legati al gioco d’azzardo”.
Inoltre, riconoscendo l’evoluzione del panorama del gioco d’azzardo dal 2005 ad oggi, si è detto deciso a riformare “la regolamentazione del gioco d’azzardo, rafforzando le tutele”, continuando “a collaborare con l’industria su come garantire il gioco d’azzardo responsabile”. E quindi dando concretezza alla riforma del settore affidata al “Libro bianco” promosso dal Governo conservatore nell'aprile 2023.
Aspettiamo ora i commenti delle associazioni di categoria del gioco britannico che già prima del voto, Betting and gaming council in testa, si erano detti pronti a collaborare con il prossimo governo per innalzare gli standard del comparto.