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Anact: 'Allevamento equino sia riconosciuto come attività agricola'

15 febbraio 2024 - 11:55

Roberto Toniatti, presidente dell'Associazione nazionale allevatori cavalli trotto, chiede al Masaf di riconoscere l'allevamento equino come attività agricola e l'Iva agevolata al 5,5 percento come in Francia.

Scritto da Redazione

Nella foto: Roberto Toniatti, presidente dell'Associazione nazionale allevatori cavalli trotto

"L'agricoltura sta vivendo un periodo turbolento. Ha smesso di lavorare in silenzio e ha alzato la testa in quel movimento di tutta Europa in cui reclama rispetto e considerazione.
Esiste tuttavia un settore dell'agricoltura ancora assopito e chiuso in se stesso nel tentativo di continuare il lavoro senza far troppo clamore. È un'attività , tra l'altro, tra le più virtuose. Qual è infatti quel settore che necessita la manodopera, essendo non meccanizzabile, produce reddito, svolge l'attività con un inesistente uso di fitofarmaci e concimi,  ha bisogno di tanto terreno inerbito con molteplici piantumazioni arboree nello scopo del massimizzare il benessere animale, combattendo in assoluto i cambiamenti climatici  ed è anche protagonista nella conservazione del territorio e del miglioramento paesaggistico, che non guasta in un Paese che vive anche di turismo? Il settore è l'allevamento del cavallo! Tuttavia anche questa attività, che necessita di una notevole superficie tra uso diretto e indiretto, sta vivendo un momento di grave difficoltà”.

Ad evidenziarlo, in una nota, è Roberto Toniatti, presidente dell'Associazione nazionale allevatori cavalli trotto.

“È di grande soddisfazione riconoscere che il Governo in carica ci è vicino. Infatti dopo anni in cui siamo stati totalmente ignorati finalmente l'attuale ministro Francesco Lollobrigida con il sottosegretario Patrizio La Pietra, hanno dichiarato in più occasioni vicinanza al nostro mondo.

Il riconoscimento del nostro lavoro di allevatori come attività agricola, l'adeguamento dell'Iva agevolata, come già c'è nella nostra vicina Francia, dalla quale soffriamo ormai da un anno una concorrenza impari, una rivisitazione del mondo delle scommesse, per riavere un aiuto come meritiamo, sarebbero dei segnali fondamentali”, puntualizza Toniatti. “L'allevamento del cavallo sta vivendo nonostante le difficoltà un momento di grazia dal punto di vista sportivo, rappresentiamo il 'made in Italy' con i nostri cavalli che vincono in tutto il mondo.  Auspichiamo che alle dichiarazioni del ministro seguano al più presto dei fatti concreti affinché il nostro mondo eviti un tracollo e i risultati sportivi continuino per essere protagonisti nel mondo".

 


 

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