Lagalla (sindaco Palermo): 'Regolamento movida, freno a gioco patologico'
Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla fa il punto sulle iniziative messe in campo, puntando lo sguardo anche sulla situazione dell'ippodromo e sul regolamento sulla movida e le sue ricadute sul gioco.
Dallo scorso marzo il Comune di Palermo è stato spesso protagonista delle nostre pagine, sia per il varo del regolamento sulla movida – comprensivo di limiti orari agli apparecchi da gioco e all'attività delle sale – sia in merito alla gestione dell'ippodromo La Favorita, oggetto di una interrogazione al consiglio comunale presentata dal Movimento cinque stelle.
Due questioni di una certa importanza, con ricadute più ampie - le norme sul gioco, ad esempio, sono state oggetto di ricorso al Tar da parte di alcuni operatori del settore, con l'udienza di merito prevista per i primi di ottobre -, che ci hanno spinto a rivolgere alcune domande al sindaco palermitano Roberto Lagalla, eletto nelle file dell'Unione di centro nel giugno di due anni fa.
Ha appena festeggiato due anni di mandato. Qual è il suo bilancio, e quali sono i risultati di cui è più orgoglioso?
“È il bilancio di un sindaco che si è impegnato, prima di tutto, nel ridare agibilità a un ente di fatto in dissesto funzionale e in assenza di bilanci approvati dal 2019. Proprio uno dei risultati di cui vado orgoglioso è aver lavorato per approvare una decina di documenti finanziari, un piano di riequilibrio e un patto con lo Stato. Tutte azioni che hanno permesso di ridare al Comune la capacità di spesa. Se manca questa base, non si può fare un passo. Inoltre, il principale risultato di cui vado più orgoglioso è aver ridato dignità al cimitero dei Rotoli, dove dal 2017, si erano accatastate quasi 1.500 bare senza sepoltura. Una vergogna a livello nazionale che questa amministrazione è riuscita a cancellare nel primo anno di lavoro. Assieme a questo, sono contento di aver investito i primi soldi disponibili sull’edilizia scolastica e di aver dato un’accelerata ad alcuni cantieri di grandi opere.”
Quali sono le iniziative in cantiere per i prossimi mesi, o di cui sono stati appena gettati i semi?
“Un problema molto sentito dai cittadini è quello della manutenzione delle strade, assente per anni a Palermo e che reputo un problema ormai comune a tutte le grandi città. Ecco, essere riusciti ad approvare tutti i bilanci a cui facevo riferimento ha permesso di dotarci degli strumenti per chiudere contratti con aziende che da alcune settimane sono proprio al lavoro per rifare le strade. Siamo consapevoli che il lavoro da recuperare è tanto, ma siamo partiti per ridare strade più sicure ai palermitani, cercando di toccare tutte le aree della città.”
In molte occasioni, lei ha parlato della legalità come di un cardine del suo mandato. In questo caso ha messo o sta mettendo in campo delle iniziative specifiche?
“Reputo la legalità un requisito per l’azione di qualsiasi amministratore. Dovrebbe essere talmente scontato che non se ne dovrebbe neanche parlare. Per quanto mi riguarda, preferisco la legalità dei fatti rispetto a quella narrata. In questo senso, la polizia municipale, pur con forze non sufficienti, ha moltiplicato gli sforzi, specie dopo l’arrivo di un nuovo comandante, un colonnello dei carabinieri, per un controllo più capillare del territorio per contrastare gli abusi. Un’altra iniziativa che per me è stata importante, tornando al tema del cimitero, è aver mandato le ruspe a buttare giù oltre 70 tombe abusive, costruite da un boss, rimaste al loro posto per decenni.”
Qual è la sua posizione in tema di contrasto al gioco patologico? Pensa che il regolamento sulla movida e le norme sul gioco da sole possano limitare il fenomeno o è comunque necessario affiancare delle iniziative di prevenzione e informazione?
“Con il regolamento movida e un’ordinanza sindacale abbiamo voluto dare regole e orari chiari per dare un freno proprio al fenomeno della ludopatia, a dimostrazione di come l’amministrazione comunale voglia fare la sua parte su questo tema. È chiaro che le iniziative di prevenzione debbano passare anche da altri soggetti, come le Asp o il mondo dell’associazionismo, con i quali l’amministrazione è sempre pronta a collaborare”.
Ad aprile il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interrogazione per sapere se lei intenda "avviare valutazioni, verifiche e controlli per quanto di competenza di questa amministrazione comunale sull’impianto sportivo e sulla concessione dell’ippodromo della Favorita di Palermo". Qual è la situazione adesso e cosa risponde ai Cinque stelle?
“L’accordo di gestione dell’ippodromo è un’intesa che questa amministrazione si è già ritrovata al momento del suo insediamento sulla quale è stato anche coinvolto il ministero dell'Agricoltura. Un sindaco deve cercare di garantire la funzionalità, nel rispetto delle regole, di tutti gli impianti sportivi della città e su questa vicenda sono in corso anche verifiche dell’autorità giudiziaria, verso le quali è giusto avere rispetto.”
IL REGOLAMENTO SULLA MOVIDA, L'ORDINANZA SUL BINGO E LE RICADUTE SUL GIOCO - Ai primi di marzo, il consiglio comunale di Palermo ha approvato il cosiddetto “regolamento sulla movida” in base al quale le sale gioco del territorio possono stare aperte dalle 10 alle 24, gli apparecchi accesi solo dalle 15 alle 20, con la previsione di sanzioni comprese tra i 25 e i 500 euro per ogni violazione accertata.
Un atto immediatamente impugnato da alcuni operatori del comparto al Tar Sicilia, che quindi ad aprile ha sospeso l'applicazione dell’articolo 5, comma 2, del regolamento relativo agli orari di funzionamento degli apparecchi e a giugno ha fissato per l'11 ottobre l’udienza pubblica per la trattazione dei ricorsi, ritenendo le “questioni prospettate da parte ricorrente appaiono meritevoli dell’approfondimento”.
I giudici amministrativi “hanno dato atto dell’intervenuta emanazione dell’ordinanza sindacale n° 88 del 29 maggio 2024 del Comune resistente, con la quale – sino alla definitiva pronuncia degli organi di giustizia amministrativa – è stato esteso l’orario di funzionamento dei suddetti apparecchi da gioco dalle originarie cinque ore giornaliere al medesimo orario di esercizio di sale giochi autorizzate e sale scommesse autorizzate (pari a quattordici ore giornaliere)”.
Con la stessa ordinanza il sindaco Lagalla ha stabilito che le sale bingo di Palermo potranno iniziare l'attività alle 10 del mattino con chiusura alle ore 1 durante la settimana e alle ore 2 nei fine settimana.
Un limite che non trova d'accordo i gestori dei bingo, i quali hanno paventato il rischio di una riduzione del fatturato settimanale fino al 20 percento e quindi una perdita di tre posti di lavoro per ogni sala.
Uno scenario che ha quindi portato all'avvio di un tavolo tecnico, fra amministrazione comunale, operatori e sindacati, con l'obiettivo di scongiurare il peggio e di trovare una quadra, magari limitando la riduzione dell'orario di esercizio dei bingo nella fascia oraria mattutina.
Al momento in cui scriviamo il confronto è ancora in atto e a renderne conto a Gioco News è l'assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti, che segue in prima persona la vertenza e offre alcuni chiarimenti in merito. “Al momento rimangono in vigore in vigore sia l'ordinanza che il regolamento.
Nonostante tutto, stiamo portando avanti un tavolo tecnico insieme ai sindacati ed ai gestori delle sale, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per applicare correttivi che non vadano in direzione opposta sia agli obiettivi dell'amministrazione che agli interessi dei lavoratori.
Abbiamo sul tavolo diverse ipotesi, dallo sviluppo di protocolli con l'Azienda sanitaria provinciale a piccoli ritocchi sugli orari”.
I controlli, conclude l'assessore, “continueranno comunque”.
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