Calendario delle corse ippiche per il 2025, regolamento del Jockey Club, circolare di programmazione 2025 - e questione del premio aggiunto -, regolamento antidoping: sono i temi affrontati da Antonio Viani, presidente Upg - Unione proprietari galoppo in una lunga lettera inviata ai membri dell'associazione per la newsletter di novembre.
Viani parte dal Calendario 2025, pubblicato alla fine di ottobre. “Questo atto rappresenta davvero un momento storico, per la prima volta da anni si esce con un documento simile a due mesi dal termine dell'anno solare, un cambio di passo che non mi stancherò mai di rimarcare e per il quale va ringraziata tutta la compagine ministeriale, che ha fortemente voluto questo risultato. Pubblicare il Calendario con due mesi di anticipo è un segnale inequivocabile, non solo di attenzione al nostro settore, ma anche di voler conferire certezze agli operatori e trovo questo aspetto molto più importante di qualunque altro. I proprietari e gli operatori hanno bisogno di certezze, di sapere in anticipo quale sarà la linea che verrà seguita e questa scelta va in questa direzione. Ritengo ci siano ancora alcuni aspetti del Calendario da approfondire, per esempio bisognerà capire come evolveranno le difficili questioni legate a Roma e Follonica, soprattutto la prima, per il suo innegabile ruolo centrale, è un aspetto che non va sottovalutato e per la buona riuscita della quale siamo tutti impegnati. Così come ritengo che, da Calendario 2025, in alcuni mesi si corra in maniera sproporzionata rispetto ad altri, ma su questo confido ci sarà tempo per trovare soluzioni migliorative condivise”.
Ma non di solo calendario vivono gli ippici, sottolinea Viani, ricordando che il ministero dell'Agricoltura “ha iniziato a mettere mano al Regolamento del Jockey Club e alla Circolare di programmazione 2025: due testi che formano l'ossatura del settore. Il Consiglio Upg ha presentato le sue proposte che vertono in primis sulla forte attenzione che va data al tema delle multiproprietà, un aspetto centrale visti i cambiamenti nella figura del proprietario, che oggi sempre meno è rappresentato dall'uomo o dalla donna al comando della scuderia, ma sempre più vede le scuderie essere formate da gruppi di amici o anche da semplici appassionati, che talvolta neppure si conoscono, ma sono accomunati dalla passione per il galoppo. Ebbene, oggi questi appassionati non vengono abbastanza tutelati dal sistema, che fatica a riconoscerne i loro diritti, trovando più semplice far capo sempre a un solo soggetto fisico. Credo sia arrivato il momento di copiare quanto avviene all'estero, dove sindacati e multiproprietà sono favoriti e incoraggiati. Perché, parliamoci chiaro, oggi la penuria di proprietari esistente può essere fronteggiata in maniera davvero incisiva soprattutto coltivando questa nuova modalità di essere proprietari. Questo anche perché la soluzione delle partnership consente un approccio più soft al nostro universo e quindi diventa più facilmente percorribile per un neofita.
Accanto a questa richiesta abbiamo inserito altre necessità, da una forfait list davvero efficace, passando per il ripristino delle vendite con riserva, altro aspetto che aiuterebbe fortemente il mercato e sarebbe anche a favore del benessere animale, fino ad arrivare all'inserimento delle iscrizioni a pagamento per le corse, aspetto che ritengo basilare per dare trasparenza e professionalità al nostro mondo. Assieme ad Ang – Associazione nazionale galoppo abbiamo anche inserito ulteriori aspetti importanti che sono certo verranno vagliati a fondo”.
Stesso discorso, prosegue il presidente dell'Unione proprietari galoppo, “può essere fatto per la Circolare di programmazione che a breve inizierà ad essere discussa e dove il lavoro di proposte è stato fatto a tre mani tra noi di Upg, l'Agri (Gentlemen e Amazzoni) e Ang, con il sempre utile ausilio della commissione tecnica. Dimostrazione di come le migliori scelte derivino da una forte condivisione. L'aspetto che ritengo forse più centrale nella Circolare (e che è stato riportato anche nelle proposte per il nuovo Regolamento del Jockey Club) è la questione del premio aggiunto. In concreto la nostra proposta, in piena sintonia con tutte le altre componenti e quindi in primis con Anac (Allevatori galoppo), è quella di chiedere un aumento dello stesso, passare quindi dal 60 al 70 percento per i 2 e 3 anni e aumentare anche per le femmine di 4 anni tale percentuale dal 50 al 70 percento. Tale incremento non solo andrà a premiare maggiormente i proprietari italiani che investono su un prodotto nazionale, cosa che ritengo corretta visto che la strategia politica è quella di riportare il galoppo italiano a essere competitivo in maniera stabile anche all'estero, ma che trovo altrettanto giusta perché legata al risultato in pista, cioè al fatto di arrivare al palo nelle prime tre posizioni, quindi nessuna restrizione per chi preferisce legittimamente acquistare all'estero, ma solo un plus per chi crede nella filiera ippica italiana e visti i risultati ottenuti in questo autunno dalle nostre scuderie - alcune anche nostre socie e questo mi riempie di orgoglio - mi pare che chi ci lo fa ne ottenga un bel riscontro. Assieme a questo argomento, nella Circolare ci sono anche delle proposte legate al comparto ostacolistico che ha molto giovato quest'anno dell'introduzione di quei correttivi che noi di Upg avevamo proposto, un successo che va riconosciuto alla vostra associazione. Infatti, si assiste a un risveglio degli ostacoli che deve far piacere a tutti gli appassionati”.
Infine sempre per quanto concerne il lavoro impostato, Viani riferisce di aver avuto un primo e proficuo incontro con il Di Corinto, dirigente responsabile della Dipp III e incaricato di redigere il nuovo Regolamento antidoping. “La volontà è quella di rendere sempre più trasparenti i processi in maniera tale che il grande pubblico possa avvicinarsi al nostro sport con l'assoluta certezza che gli ippici sono i primi a voler perseguire il benessere animale (ed in concreto è già così) e che eventuali comportamenti illeciti rappresentano l'eccezione e sono fortemente condannati e puniti dal sistema ippico. Siamo totalmente d'accordo con questa impostazione e per questo, anche qui grazie al contributo del Consiglio Upg, abbiamo provveduto a fornire alcune idee per migliorare le procedure”.
Di questi e di altri argomenti si parlerà anche a Verona, durante Fieracavalli, in agenda dal 7 al 10 novembre, anche grazie a diversi seminari in materia di ippica.