CdS: 'Limiti orari al gioco di Rozzano motivati'
Il Consiglio di Stato conferma la validità dei limiti orari al gioco del Comune di Rozzano (Mi), basati sulle risultanze di un progetto regionale.
Scritto da Fm
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“La motivazione del provvedimento è succinta ma comunque agevolmente ricavabile, per relationem, dalle risultanze del progetto regionale cui ha partecipato il Comune di Rozzano assieme ad altre aziende sanitarie ed enti no profit che operano nel settore delle ludopatie; b) l’istruttoria è compendiata nelle risultanze di tale progetto ed evidenzia una preoccupante crescita del fenomeno delle ludopatie, soprattutto tra i più giovani, proprio nel Comune di Rozzano.”
Queste sono due delle motivazioni con cui il Consiglio di Stato rigetta l'appello proposto da un gestore di apparecchi da gioco per la riforma della sentenza del Tar Lombardia che nel 2022 ha confermato la validità dell'ordinanza oraria varata dal Comune di Rozzano (Mi) per contrastare la ludopatia.
Tale provvedimento vieta l'accensione degli apparecchi dalle 12 alle 18, considerato “l’orario più sensibile per i ragazzi in età scolastica”, basandosi sui risultati di una “elaborata istruttoria condotta dall’amministrazione comunale di intesa con aziende sanitarie ed enti no profit che operano nel settore delle ludopatie”.
Per i giudici di Palazzo Spada i dati riportati in tale istruttoria “non sono mai stati effettivamente ed efficacemente contestati dalla difesa di parte appellante; il lasso di tempo di chiusura di tali apparecchiature da gioco (6 ore, ossia dalle 12 alle 18) è compatibile sia con gli indirizzi della Conferenza unificata, sia con la giurisprudenza di questo Consiglio di Stato (il quale ha ritenuto tale misura rientrante nell’alveo della proporzionalità); e) ulteriori particolari analisi medico-scientifiche, da affiancare se del caso agli studi ed alle elaborazioni già effettuate dal Comune nell’ambito del predetto progetto regionale, non sono richieste dalla normativa di settore. In conclusione il ricorso in appello è infondato e deve essere rigettato”.