Baretta: 'La duplice innovazione della ricevitoria'
Il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta delinea lo scenario per il cambio di rotta del gioco.
Il volto e il ruolo della ricevitoria stanno cambiando, ma come è destinato a mutare questo luogo tradizionale del gioco dopo gli ultimi aggiornamenti normativi? Lo abbiamo chiesto, nell'ambitodi un'inchiesta pubblicata sul numero di novembre drlla rivista Gioco News, al sottosegretario all'economia Pier Paolo Baretta, alla luce dell'accordo in Conferenza unificata e della Manovra Bis che contiene, lo ricordiamo, diverse misure sui giochi: in particolare l'aumento del Preu per slot machine (al 19 percento) e Vlt (al 6 percento), il raddoppio della tassa sulla fortuna (al 12 percento) l'aumento della ritenuta sulle vincite al lotto (all'8 percento).
“L’accordo siglato lo scorso 7 settembre in Conferenza unificata tra governo, regioni ed enti locali sul riordino del settore – afferma Baretta - mira a riportare il gioco a una condizione normale della vita delle persone, attraverso un percorso di riduzione, regolamentazione e qualificazione dell’offerta. Sono questi gli aspetti che andranno a impattare non solo sulle ricevitorie, ma su tutti gli esercizi commerciali che vogliono vendere gioco pubblico, a partire da quelli che ospitano Awp, le cosiddette slot da bar.
Negli ultimi anni, infatti, accanto all’aumento della raccolta e delle entrate, è cresciuta, in ampi settori del volontariato, della politica e delle società civile, una sensibilità che ha fatto sì che non potessimo più considerare il gioco pubblico solo e unicamente dal punto di vista delle entrate fiscali. Va in questa direzione la decisione del governo, inserita già nella manovra correttiva di aprile, di tagliare del 35 percento le slot machine (Awp), che passeranno da oltre 400mila a 265mila, entro aprile 2018. A ciò si aggiunge il dimezzamento, in tre anni, dei punti gioco che ospitano Awp, che passeranno dagli attuali 98mila a circa 50mila. Per bar e tabacchi, locali che ospitano solitamente le ricevitorie di gioco, è previsto un taglio medio del 55 percento. Ciò non vuol dire che non potranno più vendere gioco pubblico, ma che al loro interno, qualora non riescano a rispettare determinati criteri urbanistici, architettonici e di sicurezza, non potranno più essere presenti slot machine. In particolare, prevediamo che in tre anni il numero della tabaccherie con Awp passi da 13 mila a circa 7mila e che il numero dei bar scenda a 30mila dagli attuali 42mila".