'Riordinare e ridurre il gioco pubblico': il dibattito nei territori e in Parlamento
Il consiglio comunale di Bologna approva ordine del giorno del Partito democratico per il riordino del gioco pubblico, mentre alla Camera si attende l'avvio dell'esame del Ddl per la riforma fiscale.
È praticamente bipartisan l'appello per il riordino del gioco legale pubblicato approvato all'unanimità dal consiglio comunale di Bologna, nella seduta di ieri, 27 marzo.
L'occasione è stata offerta dall'ordine del giorno, finalizzato alla riduzione dell'offerta e alla revisione dei parametri di maggiore pericolosità, presentato dal consigliere Maurizio Gaigher (Partito democratico) e firmato dai gruppi consiliari Partito democratico, Coalizione civica, Lepore Sindaco, Anche tu conti, Articolo 1.
L'ordine del giorno, modificato in aula dal proponente su proposta del consigliere Gian Marco De Biase (Bologna ci piace), che lo ha sottoscritto, chiede innanzitutto di “mettere ordine nel comparto gioco d’azzardo in Italia. Ritenendo quindi non più rinviabile l’approvazione di una legge di riordino del settore che preveda il coinvolgimento di tutti gli attori in campo e che metta al centro la salute delle persone anche a discapito dell’entrata erariale. Vista l’attuale situazione è indispensabile ridurre l’offerta di gioco d’azzardo e avviare una riflessione sui limiti di pericolosità in termini di addiction dei giochi autorizzati dallo Stato”.
Nel testo inoltre si chiede di valutare “i parametri di pericolosità dei giochi ed in base a questi si operi una scelta vietando i giochi a maggiore pericolosità di addiction”, di superare “l’attuale regime straordinario basato su proroghe e deroghe delle concessioni in essere”, riorganizzando quindi “l’intero panorama in modo chiaro e comprensibile anche in termini normativi” e non utilizzando “più emendamenti o articoli nei decreti di emergenza o nei cosiddetti milleproroghe sul tema gioco d’azzardo”.
Nell'ordine del gioco inoltre si legge: “Si rivedano alcune tipologie di gioco legali (es. Betting exchange) che non portano introiti significativi per l’Erario ma si prestano in modo molto semplice all’utilizzo della criminalità organizzata a fine di riciclo del denaro sporco”, i dati relativi al gioco d’azzardo “vengano resi disponibili senza alcun vincolo sul sito dell’Agenzia dogane e monopoli, sia per il gioco fisico che per il gioco online”, siano resi “disponibili i dati per singolo gioco per singolo comune così da poter avere un quadro preciso per tutti i territori. Si ritiene inoltre utile la pubblicazione entro i primi mesi dell’anno successivo a quello di riferimento del resoconto annuale”.
Tali proposte arrivano a pochi giorni di distanza dal sì in Consiglio dei ministri al disegno di legge delega per la riforma fiscale, comprensivo di un articolo proprio sul riordino del gioco pubblico, che dovrebbe iniziare a essere discusso in Parlamento nei prossimi giorni e nelle intenzioni del vice ministro all'Economia e alle finanze, Maurizio Leo, potrebbe essere approvato entro fine maggio o primi di giugno.
C'è poi un dibattito "parallelo" sul riordino alla Camera, con la proposta di riordino del deputato Stefano Vaccari, e al Senato, con il testo a firma di Franco Mirabelli, entrambi appartenenti al Partito democratico.
Insomma, vari spunti di discussione sul tema, ai quali si intersecano le istanze degli operatori del comparto, che si sono già detti pronti a confrontarsi internamente e poi direttamente con il Governo per addivenire alla stesura di un testo che sia il più possibile condiviso e veramente capace di contemperare il contrasto del gioco patologico con la tutela degli investimenti dell'industria e anche del gettito erariale, come d'altronde auspicato dall'Esecutivo nella relazione tecnica di accompagnamento al Ddl sulla riforma fiscale.
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