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Alparone (Lombardia): 'Necessaria nuova distribuzione degli introiti da gioco'

18 maggio 2023 - 13:12

Il vicepresidente della Regione Lombardia evidenzia che la riforma fiscale dovrebbe assegnare agli enti locali un parziale ristoro delle entrate derivanti dal gioco.

Scritto da Daniele Duso
Marco Alparone (a sinistra) Vicepresidente Regione Lombardia.png

Uno dei temi da affrontare è sicuramente l’impatto del gioco d’azzardo nelle sue varie forme e di come, per gli enti locali, questo abbia portato anche a legiferare in maniera non uniforme pensando all’impatto che questo ha sulle famiglie". Così Marco Alparone, coordinatore della commissione regionale lombarda Affari finanziari e vicepresidente della Regione Lombardia, nel suo intervento oggi, 18 maggio, in audizione di fronte alla commissione Finanze della Camera, nell'ambito dell'esame del Dl per la delega al governo sulla Riforma fiscale.

Alparone, nel suo intervento, tocca vari temi, ma incalzato da una precisa domanda sul gioco posta dal presidente della commissione, Marco Osnato, nota come la nascita di norme diverse nei vari territori abbia portato a "una differenziazione e una mancanza di uniformità per gli operatori, creando disparità di trattamento”.

“Una disparità di trattamento che si nota anche tra operatori del gioco fisico e quelli che operano nell’online, per questo è necessario trovare una linea di indirizzo tra governo e Conferenza delle Regioni, che dia agli enti locali una uniformità di azione. L’obbiettivo è quello della riduzione delle macchine da gioco, ma questo deve avvenire equamente, sia tra comune e comune, sia all’interno dello stesso comune, andando incontro alle esigenze di chi ha già attività esistenti e di chi ha intenzione di avviarne”.

"Bisogna quindi ragionare sui nuovi modelli di gioco", continua Alparone, "soprattutto quello online, che ovviamente non può sottostare alle stesse norme del gioco fisico, come ad esempio quelle sulle distanze. E ancora, si dovrebbe studiare una nuova distribuzione degli introiti, in particolare pensare che gli enti locali, in una condivisione comune delle regole, possano anche loro avere un parziale ristoro delle entrate derivanti dal gioco”.

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