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Cdm del 3 novembre, slitta l'esame del decreto attuativo sul riordino del gioco

02 novembre 2023 - 13:17

Il Consiglio dei ministri del 3 novembre non tratterà il decreto attuativo della delega fiscale relativo al riordino dei giochi pubblici, tecnici ancora al lavoro sul testo. Il commento di Mettiamoci in gioco.

Scritto da Redazione
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Slitta l'esame del decreto attuativo di delega fiscale relativo al riordino dei giochi pubblici  originariamente previsto in Consiglio dei ministri domani, venerdì 3 novembre.

Nell'ordine del giorno - come già sembrava evidente dopo la diffusione degli argomenti all'ordine del giorno della riunione dei tecnici del pre-Consiglio di oggi - non c'è traccia del testo tanto atteso dal settore, specie da quello online.

 

Stando a quanto apprende GiocoNews.it da fonti ministeriali "ci vorrà ancora del tempo" prima che il decreto attuativo sul gioco sia pronto, da qui lo slittamento dell'esame in Consiglio dei ministri.

Domani quindi si parlerà piuttosto del disegno di legge costituzionale "Introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri e razionalizzazione del rapporto di fiducia", dello schema di decreto legge " Disposizioni urgenti per il 'Piano Mattei' per lo sviluppo in Stati del continente africano" , dello schema di disegno di legge "Delega al Governo in materia di florovivaismo", e degli schemi di decreto legislativo "Disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale", "Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base e di accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione ed attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato", " Istituzione della Cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità, in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge 22 dicembre 2021, n. 227 ".

 

METTIAMOCI IN GIOCO: “PREOCCUPAZIONE PER IL DECRETO” - Ad esprimere “preoccupazione” per i contenuti del decreto attuativo della delega fiscale sul gioco pubblico sono i referenti della campagna “Mettiamoci in gioco”, partendo dalle espressioni utilizzate nel testo: “In tutto il decreto si continua a parlare di 'gioco pubblico' e di 'ludopatia', mentre sarebbe corretto usare i termini 'gioco d’azzardo' e 'disturbo da gioco d’azzardo'.

Il decreto, si afferma, intende incentivare e rafforzare la lotta alla 'ludopatia', ma le otto misure individuate, facendo riferimento quasi esclusivamente al gioco 'responsabile', oltre a proporre una lettura della patologia che rimanda alla responsabilità del giocatore, rischiano di essere inefficaci in assenza di una legge quadro nazionale che normi il settore riducendo l’offerta. Sappiamo dell’efficacia assolutamente parziale di campagne pubblicitarie sui consumi responsabili, e della difficoltà di riconoscere e identificare i problemi nei soggetti a rischio, non solo in coloro che già abbiano sviluppato dipendenza.

Ma ancora di più preoccupa che sia prevista la possibilità di iscriversi, al prezzo di 50 euro annui, ad una sorta di albo istituito presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli per cui saranno abilitati a offrire gioco d’azzardo non solo gli esercizi con licenza specifica, ma anche bar, ristoranti, alberghi, edicole, tabaccherie… il rischio vero è quello di una proliferazione di punti gioco, privi di concessione specifica, che aumenterà di fatto, e molto, l’offerta. E con questo le dichiarazioni di contrasto alla 'ludopatia' saranno solo l’ennesimo esercizio di ipocrisia che riscontriamo spesso quando ci si riferisce al gioco d’azzardo”.

 

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