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Riboldi (Regione Piemonte): 'Gioco patologico, nostro impegno continua e si rafforza'

15 marzo 2025 - 10:56

In un'intervista a Gioco News, l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte risponde alle critiche e rinnova impegno dell'ente nel contrasto al gioco patologico.

Scritto da Fm
L'assessore piemontese alla Sanità, Federico Riboldi ©  Regione Piemonte - Sito ufficiale

L'assessore piemontese alla Sanità, Federico Riboldi © Regione Piemonte - Sito ufficiale

Fatta la legge, è necessario monitorarne l'applicazione. Parafrasando, molto ampiamente, un vecchio adagio popolare, torniamo ad occuparci dell'attuazione delle normative regionali per il contrasto al gioco patologico, e in particolare di quella del Piemonte varata nel 2021 dal centrodestra per modificare quella risalente al 2016, promossa dal centrosinistra.

L'occasione è offerta da un recente battibecco in proposito che lo scorso gennaio ha visti protagonisti l'opposizione - con il Movimento cinque stelle che ha accusato la Giunta di aver tagliato di 1 milione di euro dei fondi destinati alle attività di promozione, divulgazione e informazione sul gioco d’azzardo patologico, denunciando contestualmente la sparizione di 5,5 milioni di fondi statali che le Asl ricevevano per contrastare il fenomeno - e l'assessore alla Sanità, Federico Riboldi, che ha consigliato di “leggere con attenzione i numeri del bilancio” per non correre “il rischio di creare allarmismo e di diffondere notizie non corrette."

A distanza di qualche settimana, in uno speciale pubblicato sulla rivista Gioco News (consultabile integralmente online a questo link) abbiamo deciso di chiedere lumi sulle evoluzioni della vicenda proprio all'assessore Riboldi, e un commento al Partito democratico, che per bocca del consigliere Domenico Rossi, rinnova le critiche all'Esecutivo.

Ecco, di seguito, la prima parte del nostro approfondimento, con il punto di vista dell'assessore piemontese alla Sanità, Federico Riboldi.

“Come più volte spiegato e ribadito, non ci sarà alcun taglio ai fondi per il contrasto al gioco d’azzardo, si è semplicemente in attesa del nuovo decreto ministeriale relativo all'annualità 2025”, esordisce Riboldi.

“Infatti, bisogna ricordare che il Fondo per il contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico (Gap) è un fondo statale vincolato che ogni Regione riceve annualmente, ad integrazione a quanto ogni Regione deve garantire attraverso il Fondo sanitario regionale nella prevenzione, contrasto, cura e riabilitazione del Gap.

Annualmente la Direzione Sanità trasmette sia una relazione programmatica sia una relazione economico-finanziaria: entrambe fanno il 'punto' sugli obiettivi sovralocali avviati e sulle svariate attività che in ogni Asl si realizzano con il supporto degli Enti del terzo settore, i Comuni e altri soggetti.

Con la nuova legge di Bilancio, inoltre, il Governo Meloni ha riconosciuto e incrementato i fondi vincolati per le Regioni da utilizzare non solo per contrastare il Gap, ma anche le altre forme di dipendenza, portando il budget dagli attuali 44 milioni a 94 milioni di euro da ripartire per ciascuna Regione (i criteri di riparto sono in questi giorni oggetto di confronto e discussione tra Regioni e Stato).

In ogni caso le ri con la legge regionale 9/2016sorse vincolate per ulteriori attività di prevenzione, diagnosi, cura e reinserimento sociale in tema di dipendenze (sia Gap sia altre forme di dipendenza) saranno incrementate e rese strutturali in modo che sia possibile redigere piani pluriennali triennali di prevenzione e contrasto strategico a tutte le forme di dipendenza.”

Quanto all'attuazione del Piano regionale di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco patologico, Riboldi specifica che esso, “come indicato nel Decreto dell'assessore regionale n° 251-50107 del 27-12-2017, approvato con l'obiettivo di affrontare il fenomeno del gioco d'azzardo patologico attraverso un approccio integrato, è finalizzato a tutelare le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, aumentare la consapevolezza sui fenomeni da dipendenza e favorire un approccio consapevole e critico al gioco.

Più in generale, la Regione Piemonte ha intrapreso diverse azioni per contrastare il Gioco d'azzardo patologico (Gap), tra cui quelle relative a comunicazione, sensibilizzazione ed educazione.

In particolare, la Regione ha avviato campagne di comunicazione sul gioco d'azzardo patologico, azioni di sensibilizzazione destinate alla popolazione tra i 15 e i 64 anni e attività informative negli istituti scolastici. 

Accanto a queste, ha previsto attività di formazione per gli operatori sanitari, la polizia locale e gli operatori del numero verde regionale, oltre a iniziative di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, basate sulle competenze del personale delle Asl. 

I Dipartimenti e i Servizi per la patologia delle dipendenze (Serd) della Regione Piemonte garantiscono, inoltre, la presa in carico dei giocatori d'azzardo patologici, offrendo interventi di trattamento. Da ricordare, infine, che la Regione Piemonte ha 36 punti ambulatoriali attivi sul territorio per il trattamento dei giocatori patologici.

Responsabile del monitoraggio dei Piani locali per le dipendenze, degli interventi sul Gap effettuati dai Servizi per le dipendenze, degli interventi di formazione e aggiornamento e degli interventi di prevenzione condotti a livello centrale è l'Osservatorio epidemiologico regionale delle dipendenze.

L’impegno della Regione Piemonte per il contrasto del gioco d’azzardo patologico, e più in generale per le dipendenze, continuerà quindi ad essere al centro della propria azione per salvaguardare la salute, soprattutto dei piemontesi più fragili e vulnerabili.”

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