Procede l'iter in commissione Finanze alla Camera del disegno di legge delega in materia fiscale, che all'articolo 13 prevede il riordino dell'offerta di gioco, al fine di introdurre misure tecniche e normative finalizzate a garantire una piena tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili; disciplinare adeguate forme di concertazione tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali; riordinare le reti di raccolta di gioco, sia a distanza sia in luoghi fisici, al fine della razionalizzazione territoriale e numerica dei luoghi fisici di offerta di gioco; rafforzare la disciplina sulla trasparenza.
Nel corso della seduta di ieri, il presidente della commissione Marco Osnato (Fratelli d'Italia) ha dichiarato le prime inammissibilità e tutte e venti le proposte emendative riferite all'articolo 13, più quella in materia all'articolo 5 e che reca la firma del deputato del Pd Stefano Vaccari, hanno superato questo primo vaglio.
Tuttavia, gli emendamenti totali sono ben 659. A tale proposito, Osnato ricorda "come nel corso delle precedenti settimane siano state svolte numerose audizioni" e ritiene quindi legittimo che "si svolga un’ampia discussione sul complesso degli emendamenti, che potrebbe avere luogo già nel corso della prossima settimana, entro gli spazi concessi dai lavori dall’assemblea".
Rammenta dunque che "è stato presentato un elevato numero di proposte emendative" e che "il provvedimento, anche in considerazione della sua natura di collegato alla manovra di finanza pubblica, potrebbe essere esaminato in tempi ravvicinati dall’Assemblea. Tali circostanze suggeriscono la possibilità di procedere alla segnalazione degli emendamenti ritenuti prioritari, questione che potrà essere affrontata nel corso della riunione dell’Ufficio di presidenza", che si è tenuta a seguire della seduta plenaria della commissione.
Tra gli emendamenti segnalati dal Pd figura quello di Vaccari all'articolo 5:
Al comma 2, dopo la lettera p), aggiungere la seguente:
p-bis) previsione dell'accesso diretto e fruibile, da parte di soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d'azzardo, ai dati sulla diffusione territoriale, la raccolta, la spesa, e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione.
5. 174. Vaccari
Segnalato anche l'emendamento di Andrea de Bertoldi (Fratelli d'Italia) all'articolo 13.
Al comma 2, lettera h), dopo le parole:
a vincita (payout), aggiungere le seguenti: previsione di forme di compartecipazione al gettito erariale o delle entrate provenienti dall'aggiudicazione delle concessioni, da parte delle regioni e degli enti locali, anche mediante forme di compensazione con i trasferimenti e finanziamenti statali e che una percentuale delle sanzioni amministrative riscosse in base ai controlli effettuati dalla polizia locale siano destinate al comune di riferimento.
13. 12. De Bertoldi, Congedo, Filini, Matera, Matteoni, Maullu, Testa.
IL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE - Intanto, il comitato per la legislazione ha esaminato in sede referente il disegno di legge governativo, approvando la proposta di parere formulando dalla relatrice, la deputata del Movimento 5 Stelle Valentina Barzotti. Esso prevede condizioni e osservazioni, anche in riferimento al gioco e più in dettaglio, appunto, all'articolo 13.
"Sotto il profilo della semplicità, chiarezza e proprietà della formulazione", si legge nel parere, "si valuti l’opportunità di approfondire la formulazione di alcune disposizioni e di alcuni principi e criteri direttivi di delega; in particolare (...) il principio di delega di cui alla lettera f) del comma 2 dell’articolo 13 (“previsione di una disciplina generale per la gestione dei casi di crisi irreversibile del rapporto concessorio in materia di giochi pubblici”) appare in realtà costituire un oggetto di delega. In proposito si ricorda che il paragrafo 1, lettera d), della circolare sulla formulazione tecnica dei testi legislativi del Presidente della Camera del 20 aprile 2001 prescrive di distinguere i principi e criteri direttivi dall’oggetto della delega".
Osservazioni rimbalzate anche in commissione Finanze: Bruno Tabacci (Pd-Idp) interviene infatti in seduta sottolineando che ritiene "necessario porre tale parere all’attenzione dei colleghi, affinché le indicazioni formulate dal Comitato siano prese in adeguata considerazione e così possano essere evitati imprecisioni o errori nella formulazione del testo".