Ci sono anche le sale da gioco tra le tipologie di esercizi pubblici individuati dall’articolo 5 della legge n. 287/1991, per i quali è valida la "proroga semplificazioni in materia di occupazione di suolo pubblico per esercizi di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande".
È quanto prevede la "Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022", come sottolinea il dossier del Servizio studi di Camera e Senato.
La proroga, illustra il dossier, è prevista dal comma 8 dell'articolo 11, inserito in sede referente, proroga ulteriormente, dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024, l’operatività della norma, introdotta durante il periodo pandemico.
Queste disposizioni, ricorda il dossier, "hanno consentito, in via temporanea, ai fini di assicurare il rispetto delle misure di distanziamento connesse all'emergenza da Covid-19, agli esercizi di ristorazione e di somministrazione di bevande e alimenti destinatari delle disposizioni in esame10 di effettuare la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, di dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni: senza la necessità di ottenere le autorizzazioni".
Relativamente all'articolo 12, comma 3, che tratta delle attività commerciali e artigiane nei centri urbani, il dossier fa un altro rapidissimo accenno al mondo del gioco ricordando che la misura "prevede che le regioni, le città metropolitane e i comuni possano disporre, d'intesa con le associazioni degli operatori e senza discriminazioni tra essi, limitazioni all'insediamento di determinate attività commerciali in talune aree".
"Sul piano delle norme adottate a livello territoriale", viene evidenziato, "appare utile rammentare la delibera dell'Assemblea del Comune di Roma (Dac) 17 aprile 2018, n. 47 ("Regolamento per l'esercizio delle attività commerciali e artigianali nel territorio della Città Storica"), che prevede tre ambiti territoriali caratterizzati da diversa disciplina", ricordando ancora che "nella Città storica è consentita l'apertura di esercizi di vicinato, alimentari e non, e di laboratori artigianali; non sono previste attività 'tutelate' o 'vietate' ", le quali "vanno, a titolo di esempio, dal commercio all'ingrosso alle sale giochi, dall'autolavaggio ai sexy shop".