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Manovra: Camera verso il voto finale, presentati Odg su gioco e ippica

20 dicembre 2024 - 10:19

Incassata la fiducia, ora si attende il voto finale della Camera sulla Manovra. Presentati vari ordini del giorno, anche su giochi e ippica.

Scritto da Daniele Duso
Emiciclo (particolare) foto tratta dal sito della Camera dei deputati

Emiciclo (particolare) foto tratta dal sito della Camera dei deputati

La Manovra di bilancio è in dirittura d'arrivo alla Camera dei deputati.

Dopo che il Governo, nella giornata di ieri, ha posto la questione di fiducia (arrivata nella mattinata di oggi, 20 dicembre, con 211 voti favorevoli e 117 contrari), precludendo di fatto tutti gli emendamenti presentati al testo licenziato dalla commissione Bilancio, l'Aula è chiamata all'esame degli ordini del giorno depositati, alcuni dei quali anche riferiti al mondo del gioco e dell'ippica.

Tre in particolare gli Odg relativi al settore, che impegnano il Governo a ridurre gli investimenti in armi spostando risorse sui servizi sanitari pubblici (9/2112-bis-A/25. Ciani), a ripristinare le risorse per il contrasto al gioco d'azzardo patologico (9/2112-bis-A/97. Quartini) e a proseguire il percorso di rafforzamento e potenziamento intrapreso dal ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste dei settori agricolo, agroalimentare, forestale, ittico e ippico (9/2112-bis-A/12. Cerreto). I testi sono riportati integralmente più sotto.

Anche in Aula sono stati presentati numerosi gli emendamenti relativi al gioco, nonostante la questione di fiducia, come accennato, renda ora già scontato il loro esito. Si tratta delle proposte: 1.135. (ex 14.02.) Piccolotti, Grimaldi, sull'incremento dell’aliquota dell’imposta unica sui giochi; 1.292. (ex 30.014.) Carotenuto, Aiello, Bar- zotti, Carmina, Dell’Olio, Donno, Torto, Tucci, sul ripristino del Reddito di cittadinanza escludendone l'uso per il gioco; 1.426. (ex 40.2.) Malavasi, che pone l'attenzione sulle dipendenze tecnologiche, anche derivanti dal gioco d’azzardo; 1.558. (ex 0.38.097.4.) Quartini, Carmina, Dell’Olio, Di Lauro, Donno e 1.559. (ex 0.38.097.5.) Quartini, Carmina, Dell’Olio, Di Lauro, Donno, Marianna Ricciardi, Sportiello, Torto. su disposizioni per prevenire il disturbo da gioco d'azzardo; 1.560. (ex 0.38.097.6.) Quartini, Carmina, Dell’Olio, Di Lauro, Donno, Marianna Ricciardi, Sportiello, Torto, e 1.561. (ex 66.4.) Quartini, Carmina, Dell’Olio, Di Lauro, Donno, Marianna Ricciardi, Sportiello, Torto, Sergio Costa per il rifinanziamento del Fondo per il gioco d'azzardo patologico; 1.570. (ex 66.21.) Vaccari sul contrasto al consumo di gioco da parte dei minori di anni 18; 1.571. (ex 66.22.) Vaccari e 1.572. (ex 66.24.) Vaccari su maggiori risorse al Terzo settore per progetti contro il Gap.

Altri riferimenti al gioco, in Aula alla Camera, ci sono stati anche nel corso del dibattito sul testo della Manovra, in particolare nell'intervento di Andrea Quartini (M5S), che tra il resto ha ricordato il problema del gioco minorile.

Nella relazione dei relatori di maggioranza, Andreina Comaroli, Mauro D'Attis; Ylenja Lucaselli e Francesco Saverio Romano, è stato invece sottolineato che "le misure in materia di giochi sono volte a razionalizzare le norme in materia di gioco pubblico a distanza e di Bingo, a introdurre a regime, a decorrere dall'anno 2025, l'estrazione settimanale aggiuntiva del venerdì per i giochi del Lotto e del Superenalotto e a prorogare a titolo oneroso fino al 31 dicembre 2026 alcune concessioni in materia di giochi su rete fisica", mentre a livello di tassazione si rammenta che "per quanto riguarda i giochi viene ridefinita l'aliquota dell'imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse nonché il regime fiscale dei compensi degli addetti alle corse ippiche."  

Il testo giunto alla Camera, come già riportato ieri, 19 dicembre, ha subito alcune variazioni rispetto alla prima versione presentata. Nel corso del passaggio in commissione Bilancio la sezione relativa al gioco è stata modificata in particolare da alcuni emendamenti di esponenti di maggioranza, dei relatori e del governo.

In particolare è stato sostituito il comma 3 dell’articolo 12 che modifica il comma 9-septies dell’articolo 10 del decreto-legge n. 16 del 2012 in materia di prelievo erariale sul gioco del bingodi montepremi e di compenso per il controllore centralizzato del gioco, stabilendo, a decorrere dal 1° gennaio 2025, il limite massimo di montepremi del bingo nella misura del 71 per cento del prezzo di vendita delle cartelle (in luogo dell’originaria previsione del 75 per cento), ferma restando la misura minima pari al 70 percento.

E sono stati aggiunti i commi 3-bis e 3-ter in materia di imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse di cui al decreto legislativo n. 504 del 1998. Il comma 3-bis stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio 2025, l’aliquota della suddetta imposta è determinata nelle seguenti misure:

  • a) 25,5 per cento delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite al giocatore per:
  • giochi di abilità a distanza con vincita in denaro, inclusi i giochi di carte in modalità torneo, i giochi di carte in modalità diversa dal torneo e i giochi di sorte a quota fissa;
  • gioco del bingo a distanza;
  • b) 20,5 per cento e 24,5 per cento per le scommesse sportive a quota fissa, rispettivamente, se la raccolta avviene su rete fisica o a distanza. Tali aliquote vengono applicate sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte;
  • c) 24,5 per cento della raccolta al netto delle somme che, in base al regolamento di gioco, sono restituite in vincite al giocatore per le scommesse a quota fissa su eventi simulati di cui all’articolo 1, comma 88, della legge n. 296 del 2006.

Il comma 3-ter interviene in materia di scommesse ippiche a quota fissa (di cui agli articoli 4, comma 3, del D.P.R. n. 169 del 1998 e 1, comma 1053, della legge n. 205 del 2017), stabilendo il prelievo sulle stesse, a decorrere dal 1° gennaio 2025, nelle seguenti misure:

  • 20,5 per cento per le scommesse raccolte su rete fisica (in luogo del vigente 43 per cento);
  • 24,5 per cento per le scommesse raccolte a distanza (in luogo del vigente 47 per cento) 

Il prelievo è applicato sulla differenza tra somme giocate e vincite corrisposte, ferma restando la ripartizione dello stesso nel 33 per cento a titolo di imposta unica e nel 67 per cento al finanziamento dei montepremi, degli impianti e delle immagini delle corse nonché delle provvidenze per l'allevamento dei cavalli.

 

Di seguito i testi integrali degli Ordini del giorno su gioco e ippica presentati in Aula alla Camera:

 La Camera, premesso che:

    la legge di bilancio in esame rappresenta lo strumento cardine per definire le priorità del Paese e allocare le risorse pubbliche in base ai bisogni dei cittadini;

    l'attuale quadro economico e sociale italiano evidenzia forti criticità: 4 milioni di persone non possono permettersi le cure necessarie, 5 milioni vivono sotto la soglia di povertà, mentre ospedali e scuole continuano a chiudere o a operare in condizioni inadeguate. Per non parlare del quadro internazionale: dopo la pandemia, un altro fattore si è imposto sulla scena globale, la guerra;

    secondo l'ottavo Rapporto sui conflitti dimenticati di Caritas italiana «Il ritorno delle armi. Guerre del nostro tempo» sono 52 gli Stati del mondo che vivono situazioni di conflitto armato (erano 55 nel 2022). Aumenta il numero di guerre ad altissima (da 3 a 4) e alta intensità (da 17 a 20) e il numero dei morti: 170.700, il più alto dal 2019. Tragico è il dato record sul numero di bambini uccisi e menomati: 11.649 nel 2023, con un aumento del 35 per cento rispetto all'anno precedente. Quasi 300 milioni di persone nel mondo dipendono dagli aiuti umanitari, mentre il numero di rifugiati nel mondo è più che raddoppiato. La terza guerra mondiale a pezzi, come l'ha definita Papa Francesco, ormai è sotto gli occhi di tutti;

    nonostante queste emergenze, la spesa militare mondiale è salita al massimo storico di 2.443 miliardi di dollari. Per la prima volta dal 2009 si registra un aumento delle spese militari in tutti i continenti: +6,8 per cento e l'Italia non fa eccezione, con questa legge di bilancio infatti nel 2025 le spese militari saliranno a 32 miliardi. Spaventa soprattutto il fatto che per comprare nuovi materiali per il nuovo riarmo si parla di 13 miliardi all'anno, mentre cinque anni fa erano poco più di 7, uno sbalzo spaventoso perché non si tratta di stipendi e di strutture, ma si tratta proprio di acquisto di nuovi carri armati, aerei e navi;

    occorre considerare che le esigenze di sicurezza e difesa devono necessariamente essere bilanciate con quelle di benessere sociale, salute pubblica, istruzione e tutela del territorio e che la razionalizzazione delle spese militari può certamente contribuire a liberare risorse da destinare ai bisogni prioritari della popolazione: riammodernare gli ospedali, sistemare le scuole, fare interventi per il benessere sociale e per il lavoro. Questa legge di bilancio, per fare un esempio, sopprime il Fondo e l'Osservatorio contro il gioco d'azzardo, lasciando che tantissime famiglie continuino a pagare il prezzo economico ma soprattutto sociale di una mancata presa in carico delle patologie da gioco d'azzardo. Questa legge di bilancio che spende per le armi e non per la salute non la condividiamo,

impegna il Governo:

   a ridurre significativamente gli stanziamenti diretti e i finanziamenti pluriennali per l'acquisto di nuovi sistemi d'arma a carico del Ministero della difesa, con particolare riferimento ai programmi terrestri, aeronautici e missilistici di competenza del Segretariato generale della Difesa e a limitare gli investimenti nella ricerca militare gestiti dalla Direzione nazionale armamenti, orientando tali risorse verso programmi di ricerca e sviluppo nel campo della salute, dell'istruzione e della sostenibilità ambientale, in particolare potenziando i servizi sanitari pubblici e contrastando le disuguaglianze di accesso alle cure; sostenere le famiglie e promuovere politiche di inclusione sociale per le fasce più vulnerabili della popolazione;

   in subordine, impegna il Governo a presentare alle Camere, entro sei mesi dall'approvazione della legge di bilancio 2025, una relazione dettagliata sull'utilizzo delle risorse riassegnate, specificando i risultati raggiunti in termini di miglioramento del benessere sociale e della tutela del territorio.
9/2112-bis-A/25. Ciani.

 

 La Camera, premesso che:

    il provvedimento all'esame interviene, ad ampio raggio e su diversi fronti, sul gioco d'azzardo e le misure adottate rappresentano un gravissimo vulnus al contrasto del gioco d'azzardo patologico (GPA) e alle dipendenze tutte;

    è particolarmente critico l'intervento che il provvedimento all'esame compie su chi è vittima del gioco d'azzardo patologico laddove interviene in materia di gioco, incrementando dal 2025 il montepremi, prorogando nuovamente le concessioni in scadenza e introducendo dal 2025 un'estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto e andando a finanziare addirittura il Fondo per le emergenze nazionali sulla pelle dei giocatori e delle loro famiglie!

    il provvedimento all'esame, in particolare:

     detta disposizioni in materia di gioco pubblico raccolto a distanza e Bingo e al fine di stabilire la parità di trattamento tributario fra tipologie omologhe di gioco pubblico raccolto a distanza, precisa che il prelievo erariale riguarda anche giochi di sorte a quota fissa e i giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo e modifica la deroga relativa al divieto di trasferimento dei locali per tutto il periodo della proroga della concessione;

     incrementa dal 2025 il montepremi fissandolo in una misura compresa tra il 70 per cento e il 75 per cento del prezzo di vendita delle cartelle (attualmente è al 70 per cento);

     introduce dal 2025 un'estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto, da effettuarsi il venerdì e conseguentemente incrementa di 50 milioni il Fondo per le emergenze nazionali;

     proroga al 31 dicembre 2026 le concessioni in scadenza il 31 dicembre 2024 in materia di Bingo, di raccolta delle scommesse su eventi sia sportivi, anche ippici, sia non sportivi, compresi quelli simulati, nonché di realizzazione e conduzione delle reti di gestione telematica del gioco mediante apparecchi da divertimento e intrattenimento;

     dette misure per la prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie da dipendenze, disponendo l'abrogazione della norma vigente sul gioco d'azzardo (GPA) e il relativo Osservatorio, unifica gli interventi nei confronti di tutte le dipendenze patologiche, cancellando quindi 20 anni di conquiste in materia di contrasto al GPA;

    si abroga infatti la norma vigente sul gioco d'azzardo (GPA) e si introduce una nuova disposizione che, nell'ambito del FSN, destina annualmente una quota pari a 50 milioni di euro alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione «delle patologie da dipendenza» come definite dall'Organizzazione mondiale della sanità; si prevede poi l'adozione di linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ogni forma di dipendenza; le competenze dell'originario Osservatorio vendono trasferite al Dipartimento antidroga senza nessuna attenzione alla specificità della patologia e senza la minima considerazione del necessario approccio sanitario alla problematica;

    in sostanza si elimina ogni specificità sul GPA, si fa un'unica norma per tutte le dipendenze, si destina la stessa quantità di risorse (50 Mlm), si riduce la titolarità del Ministero della salute sul GPA, affiancandovi anche il Ministero dell'economia e delle finanze al quale viene attribuito un ruolo sulla valutazione e osservazione delle patologie, alcune delle quali assicurano un cespite per lo Stato, com'è il caso del consumo di alcol, della produzione e commercializzazione di prodotti contenenti nicotina (sigari-sigarette tradizionali e device a tabacco surriscaldato) e, per l'appunto, il gioco d'azzardo su concessione statale, che prosegue nella sua crescita esponenziale (147,5 miliardi di euro nel 2023 e una previsione di oltre 160 miliardi di euro a consuntivo del 2024);

    le «patologie da dipendenza» saranno dunque prive di confini rigidi e di corrispondenti e adeguate tutele in spregio alla lunga storia e lotta per classificarle adeguatamente e contrastarle nella maniera più appropriata; sparisce l'Osservatorio quale «organo consultivo del Ministro della salute per il contrasto al gioco d'azzardo» e il finanziamento dedicato all'offerta di presa in carico terapeutica, assistenziale e di prevenzione per le dipendenze da gambling; sparisce una grande conquista di civiltà!

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa al fine di ripristinare nel più breve tempo possibile la specificità delle tutele e delle risorse per il contrasto gioco d'azzardo patologico (GPA), ricostituendo, nel primo provvedimento utile, l'Osservatorio sul gioco d'azzardo patologico e ristabilendo al più presto la competenza del Ministero della salute.
9/2112-bis-A/97. Quartini.

 

 La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame prevede lo stanziamento di circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027 da destinare, tra gli altri, alla riduzione della pressione fiscale e al sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, al rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, al rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità;

    in particolare, numerosi sono gli interventi in materia di agricoltura afferenti o di competenza del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;

    dall'anno 2022, al fine di incentivare, rafforzare e incrementare le maggiori attività rese nella elaborazione e coordinamento delle linee della politica agricola, agroalimentare, forestale, per la pesca, il settore ippico a livello nazionale, europeo ed internazionale, e per far fronte, altresì, anche alle funzioni di controllo, ispezione e campionamento finalizzate al contrasto delle frodi agroalimentari e per la tutela del made in Italy, si è intrapreso un positivo percorso di rafforzamento delle strutture ministeriali, anche in termini di risorse umane e di riconoscimento delle professionalità interne,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare, in occasione del primo provvedimento utile, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica e nel rispetto della normativa eurounitaria, ogni opportuna iniziativa, anche di carattere normativo, volta a proseguire il percorso di rafforzamento e potenziamento intrapreso dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e, in particolare, ad incrementare il Fondo Risorse Decentrate del personale, ad istituire un congruo contingente di unità da inquadrare nell'ambito dell'area delle elevate professionalità e ad equiparare il trattamento di trasferta e missioni del personale dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari a quello vigente del Comparto Sicurezza e Difesa.
9/2112-bis-A/12. Cerreto.

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