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Manovra: impasse in commissione Bilancio, esame in Aula slitta al 21

20 dicembre 2022 - 10:11

Undici ore di commissione Bilancio non sono bastate per chiudere il testo della Manovra, l'esame in Aula ora slitta al 21 dicembre.

Scritto da Fm

Ci sarebbero dei contrasti interni alla maggioranza dietro al “nulla di fatto” con cui si è conclusa l'ultima seduta della commissione Bilancio della Camera: una non-stop di 11 ore, finita all'alba, che non ha portato a nessun passo in avanti sul testo della Manovra.

I lavori, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, nelle ultime quattro ore di seduta sono rimasti sospesi per le trattative fra il Governo e i gruppi di maggioranza e opposizione, e non sono stati neppure depositati gli emendamenti dei relatori.

In virtù di questo, la commissione tornerà a riunirsi oggi, 20 dicembre, alle ore 14, con l'obiettivo di chiudere l'esame verso le 17.

Vediamo quindi come andrà a finire. Anche per l'emendamento sul rifinanziamento del Fondo per il funzionamento degli impianti ippici, il 78.022, per il quale il Governo, nel suo parere, aveva chiesto la riformulazione, ponendo alcuni rilievi di natura finanziaria e nella stesura.  Rientra invece nel maxi emendamento del Governo contrassegnato dal numero 4.1000  la proroga delle concessioni per il gioco, tutte allineate al  31 dicembre 2024 - con una proroga onerosa e una maggiorazione del 15 percento che dovrebbe portare allo Stato 275,2 milioni di euro nel biennio 2023-2024 - andando a emendare l'articolo 30 del disegno di legge di Bilancio, che nella versione originaria  prorogava a fine 2023 "solo" quelle online. La  proposta non è stata ancora votata in Commissione

Questo slittamento dei tempi ovviamente si ripercuote sulla discussione e sull'approvazione della Manovra in Aula; difatti, secondo quanto si legge nel sito della Camera, l'esame del disegno di legge è fissato per mercoledì 21 dopo le 13 invece che da oggi, come originariamente previsto. Con il rischio che il varo avvenga in notturna, fra giovedì e venerdì.

Ritardi che, come logico, provocano gli strali dei parlamentari di minoranza, da cui emerge la voce di Luigi Marattin, deputato di Azione-Italia viva, che alla trasmissione "The breakfast club" su Radio Capital, accusa: “"Dal Governo grande arroganza e  approssimazione, nessuna approvazione perché la maggioranza non è d'accordo al suo interno. Nessuno ha obbligato il  Governo a presentare a dicembre una legge di bilancio con 174 articoli. Dovrebbero essere d'accordo  almeno sulla legge di Bilancio, la più importante dell'anno. Manca un accordo a pochi mesi dalle elezioni e questo è grave. Ora non ci sono  più i tempi".

Sull'altro fronte, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, dichiara al Corriere della sera: “Questa è la manovra delle bollette. Con realismo abbiamo investito 21 miliardi per famiglie e imprese, due terzi di tutto quello che abbiamo a disposizione. Sul resto possiamo discutere e anche modificare l'approccio iniziale, purché non dimentichiamo che il tema fondamentale è il caro energia", quindi "la Manovra sarà approvata nei tempi previsti" e "metteremo" la fiducia, "ma sarà la prima".

 

 

 

 

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