“Clima di grande collaborazione e determinazione nella maggioranza in vista della legge di Bilancio”.
Inizia così la breve nota rilasciata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dopo il vertice di maggioranza tenutosi nella serata di ieri, 11 ottobre, poche ore dopo il sì di Camera e Senato alla Nadef - Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza e alle risoluzioni sullo scostamento di bilancio
Secondo quanto fa sapere Palazzo Chigi, il ministro dell'Economia e della finanza Giancarlo Giorgetti ha svolto una relazione sull'impostazione della legge di Bilancio che andrà in approvazione nel prossimo Consiglio dei ministri di lunedì, 16 ottobre.
“Una Manovra seria che, nel quadro della sostenibilità della finanza pubblica, concentrerà la sua attenzione su redditi e pensioni medio bassi, sulla famiglia e sulla sanità in continuità con il lavoro portato avanti dal Governo fin dalla precedente legge di Bilancio”, si legge ancora nella nota dell'Esecutivo.
Le indiscrezioni di palazzo invece narrano di un invito rivolto dalla premier Meloni alla maggioranza di “ridurre al minimo gli emendamenti”, all'insegna della “prudenza”, visto anche il riaccendersi del conflitto fra Israele e Palestina e le sue possibili conseguenze sul versante finanziario.
La nuova guerra scoppiata in Medio Oriente infatti potrebbe avere effetti analoghi a quelli determinatisi dopo l’invasione russa dell’Ucraina, con altri squilibri energetici e ulteriori rincari delle bollette del gas degli italiani e dei prezzi dei carburanti, fatto che costringerebbe il Governo a varare provvedimenti ad hoc erodendo le già ridotte risorse a disposizione.
Con un effetto domino anche su quelle a disposizione per la Manovra, che complessivamente dovrebbe aggirarsi intorno ai 22 miliardi.
Alla luce di tutto questo il “nodo coperture” sembra farsi sempre più grosso e difficile da dipanare.
Non è ancora chiaro se verrà confermato il contributo del settore del gioco, viste le ipotesi circolate nelle scorse settimane che hanno parlato di un possibile anticipo della gara per il Lotto, della messa a bando delle concessioni per l'online, della regolarizzazione dei punti vendita ricarica e di un adeguamento della tassazione sulla raccolta di gioco online.
Sembrerebbero salire le quotazioni di un ricorso alla “minimum tax”, la nuova imposta per i gruppi multinazionali di imprese, che scatterà dal 1° gennaio in attuazione di una direttiva europea, e potrebbe garantire un gettito di circa 2-3 miliardi.
Nel conto poi ci sono i 3,2 miliardi liberati in deficit dalla Nadef.
Dovrebbero invece sfumare le sanatorie già ventilate, come il condono edilizio limitato ai piccoli abusi e la riedizione del meccanismo del "saldo e stralcio" per le cartelle esattoriali.
A questo punto non resta che aspettare il Consiglio dei ministri di lunedì prossimo, dove oltre alla legge di Bilancio arriveranno con tutta probabilità il Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles e il decreto fiscale collegato alla Manovra.